Napoli, ecco il piano per il parco Virgiliano: nuovi alberi e più spazi

Napoli, ecco il piano per il parco Virgiliano: nuovi alberi e più spazi
di Valerio Esca
Mercoledì 6 Novembre 2019, 00:00 - Ultimo agg. 11:37
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Il parco Virgiliano, dopo essere entrato nella classifica dei luoghi del cuore Fai (al nono posto con 23mila 563 voti), è in corsa per ottenere il co-finanziamento utile al progetto di rilancio dell’intera area. Il responso arriverà il 12 novembre, ma al netto di ciò che deciderà il Fai (Fondo ambiente italiano), c’è già in essere un progetto dal valore complessivo di 230 mila euro, finanziato interamente da imprenditori napoletani. Un accordo di mecenatismo con il Comune di Napoli, che ha prodotto, dopo una delibera di giunta, la redazione di un progetto già presentato a Palazzo San Giacomo e che tra un mese dovrebbe essere approvato dall’Ente, prima di passare al vaglio della commissione locale paesaggio e infine in Soprintendenza, per il semaforo verde definitivo. 

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Per la prima volta ecco i dettagli di come cambierà volto il Virgiliano. «L’intervento proposto – si legge nel progetto redatto dal Comitato scientifico composto da quattro agronomi e un architetto: Fabrizio Cembalo Sambiase; Antonio di Gennaro; Claudia Loffredo, Vincenzo Topa e Andrea Pane - si inserisce nell’ambito di una nuova strategia agronomica volta all’inserimento di nuovi esemplari di Pinus pinea in condizioni di vivibilità migliori. La scelta di utilizzare la stessa specie è legata non soltanto alla normativa urbanistica di riferimento (Piano regolatore e Piano paesistico), ma anche al legame simbolico che essi hanno con la città e con i suoi abitanti. L’obiettivo è quello di creare le condizioni ideali per la sopravvivenza delle piante, non alterando l’immagine collettiva del quartiere di Posillipo».
 

 

L’idea è quella di sostituire gli alberi morti con altri già maturi, in un contesto generale di risistemazione della parte alta del parco. Tutte le attività saranno a carico degli imprenditori e a costo zero per il Comune. Un lavoro di gruppo portato avanti dal «Comitato salviamo il parco Virgiliano», del quale fanno parte tra gli altri Francesca Vasquez e l’avvocato Carlo Sersale e da chi ha deciso di investire con proprie risorse sul restyling della struttura: tra questi Michele Pontecorvo, il gruppo Caronte e Gianfranco D’Amato (che sono soltanto alcuni dei mecenati coinvolti). Chi investirà non riceverà in cambio alcun tipo di pubblicità per il proprio marchio. In poche parole non sarà un progetto stile Monumentando. 

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Si comincerà con l'accertare lo stato di salute del suolo, con analisi chimico fisiche, prima di procedere alla sostituzione degli alberi. Paradossalmente – viene sottolineato nel progetto - ci sono troppi alberi e con poco respiro tra un pino e l’altro. «Il problema non è il numero, ma la quantità degli spazi verdi, l’equilibrio e l’evoluzione» evidenziano gli agronomi nella loro relazione. «Lo spazio vitale per gli alberi – si legge - deve essere assicurato (suolo e chioma) e basta potature inutili». Per ottemperare a quest’ultimo punto è prevista una proposta di gestione e manutenzione degli alberi. Chiaro che bisognerà affrontare le criticità generali attuali: la scarsa manutenzione, l’inadeguato cosiddetto sesto d’impianto e le pessime condizioni sanitarie degli alberi. Bisognerà inoltre rimuovere le ceppaie; occuparsi del diradamento per sesto ravvicinato; della ricostruzione dei boschi con sesti d’impianto più idonei; e sostituire le piante morte. Sarà poi ristrutturata la cavea nella parte alta del parco, creata nel 1975 per ospitare concerti sul versante della baia di Trentaremi. Dopo un lungo periodo di degrado e incuria, nel 1997, fu decisa la riqualificazione del parco, il quale fu riaperto nel luglio del 2002.

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Grande novità la chiusura alle automobili, che in precedenza avevano libertà di accesso all’area verde. Verrà inoltre riattivata e ristrutturata la fontana, alla quale si giunge grazie all’accesso da viale Virgilio. «Anziché lamentarci dell’inefficienza del pubblico abbiamo deciso di fare qualcosa per risolvere almeno una porzione del problema – rimarca Carlo Sersale – Questo nostro esempio speriamo faccia da volano per altre iniziative analoghe o che comunque possa portare ad ampliare la nostra proposta di progetto». «Abbiamo deciso di coinvolgere tutti, anche le scuole intorno al parco – fa sapere invece Francesca Vasquez, del comitato salviamo il Virgiliano -: a via Posillipo, via Manzoni, via Petrarca, per permettere agli studenti di partecipare alla raccolta firme, per il Fai». Se il Fondo ambiente italiano dovesse decidere di premiare il progetto per il restyling del parco, co-finanzierebbe i lavori per 30 mila euro. «È stato un grande lavoro, che porterà a stretto giro ad un risultato molto importante per tutta la città – aggiunge l’assessore comunale al Verde, Ciro Borriello – Un esempio fattivo di collaborazione tra pubblico e privato».
Infine, l’assessorato alle Infrastrutture del Comune sta vagliando alcune ipotesi per il riassetto stradale di viale Virgilio, area esterna al parco.

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