Napoli, parco Comola Ricci nel caos: scontro Comune-privati

Dopo la frana di Pasqua tante famiglie senz’acqua: ora i disagi si estendono anche al Parco Matarazzo

La frana al Parco Comola
La frana al Parco Comola
di Gennaro Di Biase
Martedì 11 Aprile 2023, 23:45 - Ultimo agg. 13 Aprile, 08:55
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Si aggrava la situazione dello sprofondamento del Comola Ricci e si allargano i disagi per migliaia di residenti tra Vomero e Chiaia. Altre centinaia di famiglie restano senz’acqua. Non solo gli abitanti del Comola Ricci, ma anche vari condomini del parco Matarazzo, da ieri, sono a rimasti secco. Dopo una giornata intensa di ispezioni condotte da Abc e Protezione Civile, è più chiara l’origine del dissesto: «A essere collassata – spiega al Mattino l’assessore comunale alle Infrastrutture, alla Mobilità e alla Protezione Civile Edoardo Cosenza – è la fogna storica costruita dal Conte Comola».

Continua invece il braccio di ferro sulle responsabilità del danno, che secondo il Comune «ricade sui privati», prosegue Cosenza. «Stamattina inizieranno i lavori - ribatte l’amministratore del super-condominio del Comola Ricci, Raffaele Leone - ma resta il punto interrogativo sulla proprietà della fogna crollata».

Il dissesto, in ogni caso, sfiora la Cumana. In sostanza, riattivare il servizio idrico prima dei lavori di ripristino – spiega Abc – «equivarrebbe a mettere a rischio la linea ferroviaria». 

Intanto, ci sono migliaia di residenti rimasti senz’acqua. Alle circa 1500 famiglie del Comola Ricci, si sono aggiunte anche quelle del parco Matarazzo di via Tasso. Problemi al servizio idrico, ma non solo. La chiusura prolungata dell’uscita “bassa” del Comola Ricci potrebbe impattare sul traffico del Vomero (altra uscita del parco). Impossibile, a oggi, dare una data precisa per il ritorno alla normalità. «Sarà la Steg a eseguirli – continua Cosenza – Non è possibile riabilitare il servizio idrico, al momento: con il collasso della fogna antica non possono essere separate acqua pulita e acqua sporca. Bisogna aspettare i tempi dei lavori». La fogna collassata durante la bufera di sabato è vicina ai binari della Cumana, a due passi dal Comola Ricci: c’è apprensione, dunque, anche per il trasporto pubblico che collega la zona flegrea al centro. «Se si riaprisse l’acqua adesso - spiega il direttore di Abc Sergio De Marco - potrebbe crollare il muro sovrastante, dal lato di Corso Vittorio Emanuele, mettendo così a rischio anche la Cumana. Va chiusa la crepa della fogna, attraverso i lavori». Nell’attesa Abc, per alleviare i disagi anche ai tanti anziani e disabili residenti al Comola Ricci, ha allestito rubinetti di acqua potabile agli ingressi del parco. Intanto, il dibattito si è acceso anche su Facebook. 

 

Il nodo dei disagi da un lato. Il nodo delle riparazioni dall’altro. Nel tardo pomeriggio di ieri, una nota di Abc sottolinea la necessità di un «by-pass temporaneo» per poter ripristinare il servizio idrico: «Le squadre di Abc continueranno a fornire ogni supporto all’impresa incaricata dalla Steg srl di realizzare la riparazione, eventualmente preceduta dalla realizzazione di un by-pass temporaneo che consenta ai competenti uffici di ordinare ad Abc la riapertura dell’acquedotto. Il crollo è stato originato dalla rottura della fogna principale posta a servizio delle abitazioni del parco stesso: è un manufatto in muratura realizzato negli anni delle prime lottizzazioni sulle aree del parco. La rampa entro cui si è originata la voragine è posta a valle di un muro di sostegno che sorregge la Cumana e la stessa strada ha poi a valle un alto muraglione in tufo che sovrasta alcuni condomini del Corso Vittorio Emanuele.

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Le squadre di Abc hanno constatato come nessuna tubazione pubblica fosse presente nella tratta in questione e hanno verificato l’integrità degli impianti gestiti, non riscontrando rotture o malfunzionamenti sulle reti pubbliche». Tiene però banco il nodo delle responsabilità: «La Steg è proprietaria della strada - precisa poi De Marco al Mattino - ma le fogne potrebbero essere di proprietà condominiale. A quanto ci risulta, ogni palazzo del Comola Ricci è proprietario, in quota, della fogna. La responsabilità operativa resta della Steg, ma la proprietà dei sottoservizi potrebbe essere privata». «La condotta distrutta, che potrebbe essere un tunnel borbonico - replica Leone - attraversa la parte bassa del Comola Ricci, ma non sorge all’interno del parco: arriva da sopra. Abbiamo nominato due periti di parte, un ingegnere e un geologo, che chiariranno la nostra posizione nei prossimi giorni». 

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