Napoli, gli abusi edilizi dei vip: operai al lavoro sul tetto, ​rivolta al parco Grifeo

Napoli, gli abusi edilizi dei vip: operai al lavoro sul tetto, rivolta al parco Grifeo
di Valentino Di Giacomo
Sabato 18 Dicembre 2021, 23:59 - Ultimo agg. 20 Dicembre, 16:22
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Abusi edilizi nel “parco dei vip”. È quanto sembra stia avvenendo da circa un mese al parco Grifeo, lo storico complesso residenziale che si inerpica con i suoi terrazzamenti tra le colline del Vomero e il corso Vittorio Emanuele. All’ultimo piano di una palazzina del parco sembra infatti essere in corso la costruzione di un piano ulteriore. Operai sul tetto, sabbia, travi, carriole e una struttura in legno edificata sull’intero perimetro del palazzo che lascia presagire l’elevazione di un ulteriore piano alla palazzina. Il tutto avviene in una zona con vincoli paesaggistici assai stringenti. A nulla sono valse le pec inviate dai residenti al Nucleo antiabusivismo del Comando della polizia municipale e alla Sovrintendenza. Non è arrivata nessuna risposta per sapere la finalità di quelle opere né se siano state preventivamente autorizzate.

«Vorremmo sapere cosa sta succedendo - spiegano i residenti - perché da circa un mese nessuno interviene?». Il sospetto di chi abita al parco Grifeo è che quei cumuli di sabbia possano servire per legarla con acqua e ghiaia per formare il cemento armato per poi costruire.

Anche le barriere in legno sull’intero perimetro del solaio fanno pensare all’edificazione di una sopraelevazione di quell’ultimo piano della palazzina che sarebbe compiuto in spregio di qualsiasi vincolo paesaggistico. I sostegni di legno sembrano essere stati fissati al solaio in maniera permanente, proprio come se servissero ad ospitare poi tra qualche giorno una colata di cemento per l’edificazione del piano ulteriore. I residenti dei palazzi circostanti temono infatti di essere privati del panorama di cui godono le abitazioni del parco Grifeo nel caso venisse realizzato un piano ulteriore. Anche per questo hanno inviato diverse mail via pec alla polizia municipale e alla Sovrintendenza senza però ricevere risposte. 

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In assenza di risposte dalle autorità preposte, l’altra ipotesi formulata dai residenti è che quella sabbia possa servire per creare una pavimentazione sul solaio dell’ultimo piano della palazzina. «Anche in questo caso - spiegano allarmati i vicini - vorrebbe dire rendere abitabile e calpestabile quell’area, magari rendendo possibile l’installazione di tettoie o gazebo, il tutto senza che opere di questo genere possano essere autorizzate». Si teme che - come avviene troppo spesso in casi simili - prima l’abuso sia compiuto e poi, a cose fatte, si intervenga per sanzionare quando l’opera è già stata realizzata. In quel caso scatterebbero i sigilli dell’area e la sanzione per operai e committenti, per poi aprire un lungo contenzioso che se pure prevedesse l’abbattimento delle opere costruite sarebbe comunque complesso poi far rispettare le eventuali decisioni della giustizia amministrativa o penale. L’abbattimento di manufatti abusivi è rarissima in Campania, tanto più che se l’abbattimento è fatto in maniera coatta è il Comune a dover anticiparne le spese per poi rivalersi sui soggetti che hanno trasgredito le regole. 

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Il parco Grifeo è nato alla fine del 1800, al suo interno ci sono dimore storiche di pregio assoluto come il castello di Aselmeyer e l’incantevole Villa Lucia, in stile neoclassico, appartenuta alla compianta ex senatrice Diana de Feo, moglie del giornalista Emilio Fede. Un parco abitato da persone molto note in città. «Appare incredibile - spiegano i residenti - che in una zona vincolata e di pregio siano consentiti questo genere di interventi senza che nessuno intervenga. Non abbiamo visto neppure una pattuglia della polizia municipale sul posto in queste settimane». A fare chiarezza se si tratta effettivamente di abusi edilizi dovranno essere ora gli uffici preposti.

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