Napoli, il dramma del 40enne Antonello:
«Ho perso il lavoro per un gatto fuggito»

Napoli, il dramma del 40enne Antonello: «Ho perso il lavoro per un gatto fuggito»
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 3 Aprile 2020, 17:47
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Perde il lavoro per la fuga di un gatto. Quella di Antonello Diodato - 40 anni, assunto a tempo indeterminato da una ditta che ha in appalto alcuni servizi interni all'ospedale veterinario del Frullone - è una storia che dimostra come il dramma della perdita del lavoro vada oggi ben oltre i drammi e le emergenze legate all'epidemia da Covid 19.

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Diodato, sposato e padre di tre bambini, da alcuni giorni non lavora più. «Tutta colpa - spiega il suo legale, l'avvocato Pietro Gaetani - di una manovra maldestra: Diodato era alle prese con un gatto messo in custodia in una gabbietta: l'animale, foresto e non docile, è fuggito via e tanto avrebbe dato il via alla lettera di licenziamento in tronco, disposta dalla stessa azienda che opera presso il Frullone. L'adozione del più drastico dei provvedimenti è peraltro avvenuta senza nemmeno convocare e ascoltare il dipendente, e tanto meno senza prendere in considerazione le nostre controdeduzioni».

«La ditta - conferma Diodato - non ha atteso nemmeno le mie spiegazioni. In tanti anni di servizio non ho ricevuto mai la benché minima contestazione disciplinare. Non sono il solo ad avere subìto, purtroppo, questo ingiusto trattamento: lo scorso Natale la ditta ha usato la mano pesante anche nei confronti di altri dipendenti. Assurdo. La verità è che ora mi trovo licenziato dopo 11 anni, con un mutuo da pagare e tre figli da sfamare». La vicenda è destinata a finire in tribunale: l'avvocato Gaetani ha già preparato il ricorso al giudice del lavoro.
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