Concerto abusivo del neomelodico a Napoli, intervengono polizia e carabinieri: ​respinti dalla folla di spettatori

Concerto abusivo del neomelodico a Napoli, intervengono polizia e carabinieri: respinti dalla folla di spettatori
di Paolo Barbuto
Mercoledì 29 Luglio 2020, 23:30 - Ultimo agg. 30 Luglio, 12:28
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Le foto che vedete in cima a questa pagina mostrano una Gazzella che fa inversione e si allontana e una Volante che pure va via, ma facendo retromarcia: le due auto erano arrivate dopo segnalazioni per un concerto abusivo in strada e sono state «respinte» dalla folla. Adesso non concentratevi sull’atteggiamento degli uomini in divisa che hanno eseguito correttamente il loro intervento: di fronte a una folla aggressiva non si cerca lo scontro ma si chiamano rinforzi. E infatti dopo qualche minuto i rinforzi sono arrivati e il concerto abusivo è stato fermato. Quel che colpisce nel racconto dell’assurda notte fra lunedì e ieri, è l’atteggiamento di sfida nei confronti dell’autorità.

Un testimone della serata che chiede di restare anonimo perché non si sente sicuro, spiega che «sia quando sono arrivati i carabinieri che all’arrivo della Polizia, i ragazzi più grandi che stavano intorno al concerto, sono saliti a bordo degli scooter e si sono andati a parare davanti alle auto delle forze dell’ordine. Era una specie di faccia a faccia, loro facevano rombare forte il motore in segno di sfida finché le auto sono andate via. Poi, però, quando sono arrivati in tanti poliziotti e carabinieri, hanno smesso di fare i guappi.

Via Salvador Dalì, Pianura. Verso le 23 di lunedì sera, parte la musica. Su un marciapiede si esibisce il cantante neomelodico Pino Franzese che ha una fortissima base di appassionati, si tratta di una serenata, la voce si sparge in un attimo e la strada si affolla. Il traffico si blocca per via dell’assembramento, le persone che affacciano sul concerto improvvisato per un po’ fingono di non sentire, passata la mezzanotte iniziano a infastidirsi e qualcuno chiama le forze dell’ordine. Arriva prima una Gazzella dei carabinieri: gli astanti la scorgono e iniziano a inveire e a fischiare, dalla folla parte una bottiglia diretta all’auto ma finisce per centrare in faccia una bimba di nove anni. Fortunatamente si tratta di una bottiglia di plastica ma è di quelle da un litro e mezzo, la bimba piange frastornata, un gruppo di persone va ad affrontare e a respingere i carabinieri. «Poi si sono avvicinati alla famiglia della bambina - spiega il testimone - hanno chiesto scusa, hanno detto che intendevano solo colpire i carabinieri, hanno chiesto se avevano bisogno di aiuto o di soccorso». Insomma dei veri gentiluomini.



Subito dopo arriva una Volante della Polizia, stessa reazione e stessa aggressività. Qualcuno riprende le scene, le invia al consigliere regionale Borrelli che si indigna e chiama anche lui la Questura chiedendo interventi: «Urla, disordini, auto parcheggiate in ogni dove, ragazzi scalmanati che hanno rischiato di far male a qualcuno, assenza di controlli, tante persone ammassate le une con le altre, e senza mascherine, musica fino in tarda serata che ha creato disagi ai residenti, un deliro insomma - scrive Borrelli in un comunicato - Ma questo concerto aveva tutte le autorizzazioni necessarie? Sono stati fatti i dovuti controlli? Abbiamo inoltrato alla Questura una nota per chiarire la vicenda. Noi chiediamo che da ora in poi si sia più scrupolosi ed attenti nei controlli di questi concerti in strada, quando non si hanno i permessi non si devono consentire questi concerti e qualora dovessero aver luogo comunque gli organizzatori devono essere denunciati».

Alla fine le forze dell’ordine sono giunte in massa. Il concerto è stato bloccato, alcune persone sono state identificate. Si scoprirà con le indagini se ci sono state violazioni.
 

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