Napoli, attivo da domani a Piazza Dante il punto di raccolta beni per i rifugiati ucraini

Napoli, attivo da domani a Piazza Dante il punto di raccolta beni per i rifugiati ucraini
di Emiliano Caliendo
Lunedì 7 Marzo 2022, 13:30
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Una raccolta di materiali e beni di prima necessità da destinare alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Questa l’iniziativa promossa dalla Seconda Municipalità di Napoli, che copre quasi tutti i quartieri del centro storico cittadino, insieme con l’associazione ucraina Malva, che si occupa di assistenza agli ucraini all’estero.

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Il punto di raccolta sarà attivo a partire da domani, dalle 8,30 alle 14,00, dal lunedì al sabato presso il piano terra della sede istituzionale del parlamentino, in piazza Dante al civico numero 93.  «Mai come in questo momento storico i valori della solidarietà e di mutuo soccorso devono trovare massima espressione. La nostra municipalità si impegna da questo punto di vista, in quanto la sua azione amministrativa e umana si ispira a tali valori», spiega il presidente dell’ex circoscrizione Roberto Marino di Europa Verde. «Pertanto - aggiunge -, abbiamo deciso di istituire presso la sede della Municipalità, in piazza Dante, al pian terreno, un punto di raccolta di beni di prima necessità in favore della popolazione ucraina. Settimanalmente questi beni saranno prelevati e donati all’associazione ucraina Malva, che opera di concerto e d’intesa con il Consolato generale d’Ucraina di Napoli.

Ciò che mi piace sottolineare è la grande disponibilità avuta da tutti i consiglieri di municipalità ad essere presenti presso il punto di raccolta, facendo anche delle turnazioni. Questo spirito di squadra e di solidarietà mi inorgoglisce alquanto».

Marino fa poi un appello alla cittadinanza affinché, come già sta dimostrando in questi giorni, risponda appieno alla richiesta di aiuto verso il popolo ucraino

 «Il punto di raccolta pur trovandosi sulla seconda Municipalità è aperto all’intero territorio cittadino. Parlando con le associazioni, abbiamo notizia che i beni di cui si ha più bisogno, in questo momento, sono soprattutto di tipo farmaceutico: lacci emostatici, garze, bende, cerotti. E poi vestiti: mi hanno chiesto scarpe da lavoro da uomo, biancheria intima, oltre che generi alimentare a lunga conservazione (in quanto non immediatamente deperibili). L’appello alla cittadinanza è quello di venire in massa a donare. Perché la popolazione ucraina – conclude Marino - sta soffrendo e vive un periodo di devastazione e distruzione per cui tutti noi dobbiamo essere solidali».

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