Napoli, la resa dei vigili urbani: «Piazza Garibaldi è un inferno»

Napoli, la resa dei vigili urbani: «Piazza Garibaldi è un inferno»
di Valerio Esca
Martedì 16 Giugno 2020, 00:00 - Ultimo agg. 09:03
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La polveriera piazza Garibaldi è fuori controllo. Una delle principali porte della città si distingue per degrado e episodi di violenza. L’area inaugurata poco più di sei mesi fa sono oggi terra di nessuno. Nelle prime settimane dopo il taglio del nastro dell’anfiteatro e dell’area verde si era riusciti a tenere la zona pulita, luogo di ritrovo famiglie e bambini della zona, grazie ai controlli h24 della polizia Municipale. Poi con il passare del tempo la situazione è diventata insostenibile. A denunciare lo stato di degrado dell’area Vasto-Garibaldi sono i vigili urbani, che alzano bandiera bianca. «Il lunedì mattina è oramai un bollettino di guerra – scrivono i caschi bianchi in una lettera inviata al prefetto, al sindaco, al direttore generale e al capo di Gabinetto del Comune, firmata da Roberta Stella del Csa e Giuseppe Migliaccio della Uil - il fine settimana è un inferno senza regole, con blocchi del traffico, violenze e dispregio di qualsiasi regola». 
 

 

«Un luogo dove allo storico intreccio tra degrado e malavita – rimarcano gli agenti - oggi si è aggiunta una presenza di immigrati che bivaccano ad ogni ora del giorno, si ubriacano o sono dediti insieme ai Rom alla vendita di materiale recuperato dalla spazzatura. Interventi per accoltellamenti sono ormai quotidiani come frequentissime sono le aggressioni subite dagli agenti. La professionalità e, diciamolo, anche un pizzico di fortuna, hanno impedito che annoverassimo altre vittime del dovere nel lungo elenco dei poliziotti locali. Governo, e Comune sembrano far finta di niente e la Polizia Municipale resta sola con poche pattuglie, che espongono il personale a inaccettabili rischi personali. Per sua storia la Polizia Municipale non fa differenza tra etnie, religioni o altre diversità. La diversità è ricchezza. Ciò che non è ricchezza è il dispregio delle regole, la violenza, l’idea che tutto è permesso senza avere rispetto degli altri, della città, della sua arte e cultura. Vale per il Vasto come per la Movida. La situazione purtroppo è drammatica e al cittadino sembra che nessuno offra risposte, che lo Stato sia lontano dalla realtà ampliando, così, la disaffezione nelle istituzioni». 
 

Gli agenti sono stanchi, scorati e dicono «basta». «Che si faccia chiarezza sul modello di città che si vuole costruire, su quali siano le politiche di sicurezza e vivibilità - tuonano i vigili - Senza una seria discussione, azioni certe, chiarezza sulle forze in campo e sul quadro di regole da far rispettare, queste organizzazioni sindacali - Csa e Uil - indiranno azioni di lotta nelle giornate e nelle zone cittadine più dense di rischi. Diciamo basta, basta e ancora basta: le istituzioni si muovano altrimenti la disperazione per il disastro economico, quella del disagio sociale, l’intolleranza alle regole e il sempre presente malaffare renderanno la situazione che definire gravissima è un eufemismo». Uno degli ultimi episodi è avvenuto sabato, quando una donna di origini marocchine è entrata in un negozio nei pressi di piazza Garibaldi distruggendo tutto. Sono intervenuti due agenti della polizia locale, entrambi hanno subito nella colluttazione un morso dalla donna. Gli agenti sono stati referenti in ospedale, prima di essere sottoposti ad una serie di accertamenti. La situazione è diventata insostenibile e basta leggere nelle chat dei vigili per capire quanto sia diventata complessa la situazione nella zona di San Lorenzo. La parte nuova di piazza Garibaldi è diventata uno spazio riservato agli extracomunitari dediti al bivacco, dalla mattina alla sera, come raccontano anche alcuni residenti. Un’area riservata ai bambini, viste anche le giostre che ci sono, è diventata una distesa di bottiglie di birra e di uomini ubriachi ad ogni ora. C’è anche una giostra con reticolato di funi intrecciate utilizzata come amaca per dondolarsi.
 

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