Napoli, dopo la pioggia montagne
di fango e detriti a valle: «Un inferno»

Napoli, dopo la pioggia montagne di fango e detriti a valle: «Un inferno»
di Oscar De Simone
Giovedì 6 Agosto 2020, 16:10
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«Ogni volta che piove è la stessa storia e non c'è niente da fare. Si creano cumuli di fango che dobbiamo spalare da soli e che ci invadono le case di polvere irrespirabile. Sono trent'anni che viviamo in questo inferno». Le parole degli abitanti di via Monti a Pianura non lasciano spazio a dubbi. La realtà che vivono è sempre la stessa e sempre più critica. Dopo l'acquazzone di ieri, il fango che viene giù dalla collina del Camaldoli ha nuovamente invaso la zona e reso l'aria satura di polveri. E' impossibile camminare in strada ed i marciapiedi sono spariti sotto il fango dei mesi scorsi, accantonato sotto le mura delle abitazioni e su cui è cresciuta una ricca vegetazione. Una rimozione che è avvenuta anche questa mattina, con i bobcat, ma che ha risolto solo in piccola parte l'allarme.
 

«Stiamo respirando di tutto – continuano in strada – e la cosa è diventata insopportabile anche per i nostri bambini. Non riescono più a giocare liberamente e tutta la strada vicino le nostre case sembra diventata un deserto. Siamo costretti a rimanere chiusi dentro perchè ad ogni passaggio di auto, camion o scooter si solleva una tale quantità di polvere che ormai non riusciamo a spazzare via. Da decenni cerchiamo di attirare l'attenzione su questo problema ma nessuno è mai riuscito a fare nulla. Vediamo solo tante persone che vanno e vengono, senza riuscire a darci soluzioni concrete».

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Adesso però, una nuova azione è stata messa in campo dal consigliere della IX Municipalità Pasquale Strazzullo che ha inviato un esposto alla procura della repubblica. Un tentativo estremo – come lui stesso afferma – per cercare di porre il caso all'attenzione delle istituzioni. 

«Non avevamo altra scelta – commenta Strazzullo – se non quella di coinvolgere la procura. Adesso aspettiamo che venga fatto qualcosa perchè non possiamo più rischiare che ad ogni pioggia, si producano questa serie di disagi. La collina sembra venire giù e non c'è nulla da fare. Le vasche di contenimento, fatte nei decenni scorsi, non sono mai entrate in funzione ed ora le acque hanno scavato dei solchi lungo tutto il costone che termina direttamente in strada. Vogliamo che questi cittadini non siano più lasciati soli e da ora in poi faremo tutto quello che è in nostro potere per risolvere il problema, rimanendo sempre al loro fianco».

 
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