Napoli, la nuova pista ciclabile passa tra l'edicola e il chiosco: «Non è sicura e va rimossa»

Napoli, la nuova pista ciclabile passa tra l'edicola e il chiosco: «Non è sicura e va rimossa»
di Oscar De Simone
Mercoledì 14 Ottobre 2020, 17:00 - Ultimo agg. 19:04
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La pista ciclabile è stata fatta ma passa tra l'edicola e i tavolini di un gazebo sul marciapiede. Un percorso nato dalla sera alla mattina – come denunciano i residenti di Sant'Erasmo – e che dopo uno slalom tra un incrocio ed una pompa di benzina, taglia in due il chiosco ai limiti della carreggiata. Ma non basta. Lo stesso tracciato, sul lato destro del marciapiede, passa tra i binari al centro della carreggiata di via Reggia di Portici.

«È incredibile che nonostante questi problemi – affermano i cittadini – sia stata portata avanti la realizzazione di questa pista ciclabile.

Non c'era lo spazio giusto ed è evidente. Si vede come il progetto sia strampalato, semplicemente osservando le attività che sono presenti in zona. Solo comprando il giornale si rischia di essere investiti dai ciclisti che poi, giusto tre metri più avanti, si troverebbero tra i tavoloni e le sedie di un chiosco. Non c'è logica in questo tratto di pista che è estremamente insicuro per tutti».

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Una protesta, quella dei residenti, che sta coinvolgendo sempre più persone e che mette in luce anche il problema relativo ai rifiuti all'inizio del percorso e dell'attraversamento della strada.

«Come se non bastasse – afferma Armando Simeone del “comitato lenzuola bianche” – dopo tutto questo tragitto si finisce tra i binari al centro della carreggiata. Ci si ritrova a tagliare in due via Reggia di Portici tra le auto in corsa. Questo aumenta ancora di più i rischi di incidenti tra pedoni, automobilisti e ciclisti. Non capiamo come sia stato possibile consentire i lavori di questo tracciato che, nel tratto iniziale, passa anche attraverso montagne di rifiuti. Sarebbe opportuno rimuoverlo perchè più che un momento di svago, costituisce un serio problema per tutti quelli che decidono di camminare in bici o sul marciapiede».

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