Napoli: Policlinico federiciano, in pediatria ​riscaldamenti fuori uso. Le stufe portate da casa

La denuncia delle mamme: "Non ci hanno nemmeno dato altre coperte"

Il policlinico federiciano
Il policlinico federiciano
di Melina Chiapparino
Martedì 7 Febbraio 2023, 23:55 - Ultimo agg. 8 Febbraio, 16:40
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Stanze gelide e piccoli pazienti al freddo. A lanciare l’allarme sono state le mamme dei bambini ricoverati nel reparto di Pediatria specialistica del Policlinico Federico II di Napoli dove il sistema di riscaldamento, all’improvviso, ha smesso di funzionare. Il disagio che hanno dovuto fronteggiare i piccoli ammalati e le loro mamme, è stato particolarmente duro dal momento che, questi giorni, sono stati caratterizzati da un’ondata di freddo polare ma la preoccupazione più grande per i genitori, è stato il pensiero che le loro condizioni cliniche, già compromesse, potessero aggravarsi a causa delle temperature gelide nelle stanze degenti. Dopo circa una settimana trascorsa a combattere col freddo, nelle ultime 48 ore, il riscaldamento ha ripreso a funzionare a singhiozzi, dapprima solo in alcune stanze e, da ieri mattina, pur riscontrando ancora il problema nei corridoi, l’aria calda è tornata nei locali dei degenti ad eccezione di una stanza, l’unica rimasta al gelo.

«Dopo qualche ora che non funzionava il riscaldamento, il freddo era diventato insopportabile per noi adulti, figuriamoci per i bambini, per questo abbiamo cominciato a reclamare» racconta Mariarca Russo, 38enne napoletana e mamma di una 12enne ricoverata che, giorni fa, ha pubblicato sui social alcuni video dei termosifoni rotti in ospedale, dando il via alla protesta delle mamme. «Inizialmente abbiamo chiesto delle coperte ma purtroppo, a causa del freddo, non ce ne erano e ci siamo dovuti arrangiare» continua la donna che, insieme ad altri genitori, ha cercato di risolvere il problema, portando in ospedale, piumini e plaid che, però, non sono bastati. «Abbiamo dovuto comprare una stufetta e posizionarla nella stanza, perché la temperatura era troppo bassa e rischiavamo che mia figlia prendesse un malanno oltre le patologie per cui è stata ricoverata» aggiunge Mariarca. «Ieri mattina mia figlia è stata dimessa e, finalmente, in molte stanze funzionava il riscaldamento - conclude la mamma - noi genitori chiediamo la massima allerta affinché non possa più accadere».

I video di Mariarca hanno fatto il giro del web, raccogliendo il sostegno di altri genitori oltre all’appoggio del deputato Francesco Emilio Borrelli che ha segnalato pubblicamente il disagio. «Nel momento in cui c’è un problema così critico, i tempi di intervento devono essere rapidi, a maggior ragione se di tratta di bambini ricoverati in ospedale» ha dichiarato Borrelli sottolineando anche la significativa carenza di posti letto pediatrici a Napoli che rende ancora più urgente la salvaguardia di quelli a disposizione. «Il problema è stato risolto dopo le proteste dei genitori mentre quando si verifica un guasto in un impianto di riscaldamento ospedaliero, bisognerebbe fare in modo che le riparazioni avvengano in tempi record» ha aggiunto il deputato convinto che, nei locali dei ricoverati «ci dovrebbe essere la massima attenzione per la manutenzione degli impianti sia per il riscaldamento che per l’aria condizionata, d’estate».

«Un intervento tecnico urgente e svolto nel minor tempo possibile». Giuseppe Longo, direttore generale dell’azienda ospedaliera federiciana, definisce così la sua richiesta di assistenza per «garantire a tutti i bambini la sistemazione in stanze riscaldate con la massima priorità».

Il manager sottolinea come «la manutenzione di un guasto relativo a un impianto vecchio richiede dei tempi sia per le opere murarie necessarie, sia per la dotazione dei pezzi da sostituire ma, nonostante questo, è stata realizzata con la massima urgenza». Nella fase di riattivazione del riscaldamento, prima che tutti i locali fossero nuovamente al caldo, Longo ha fatto attenzione a «interdire le stanze da non considerare agibili a causa del freddo, fino alla risoluzione ieri mattina». «Il problema ora è risolto - conclude il manager - su un totale di 24 stanze con due posti letto, il riscaldamento funziona in tutte tranne in una nella quale oggi, in caso di mancato ripristino, verrà installato un climatizzatore».

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