Tredici chili di peso, 40x40x50 cm di dimensione: sono queste le caratteristiche del tumore retroperitoneale asportato pochi giorni fa a Carla (nome di fantasia per tutelarne la privacy), 50enne della provincia napoletana. L'intervento è stato effettuato al Policlinico Federico II di Napoli dall'equipe chirurgica capitanata dai professori Michele Santangelo e Vincenzo D'Alessandro, responsabile della Uosd di Chirurgia generale e delle patologie retro peritoneali dell'Azienda federiciana.
La paziente, a seguito della comparsa di anemia, astenia e dimagrimento, ma in assenza di altri segni o sintomi, ha eseguito degli esami diagnostici di primo livello che hanno evidenziato un'enorme massa addominale. Si è quindi rivolta alla Federico II ed in particolare a Santangelo, che in passato aveva già affrontato casi simili. «A livello mondiale - sottolinea Santangelo - sono pochissimi i tumori di queste dimensioni, con queste caratteristiche e che presentano la possibilità di intraprendere un percorso di cura e di completa ripresa per il paziente.
L'iter diagnostico intrapreso al Policlinico Federico II ha consentito di definire con esattezza l'origine retroperitoneale dell'enorme neoplasia, le sue dimensioni e rapporti, il coinvolgimento del rene destro nel processo neoplastico, l'interessamento della vena cava nonché́ la presenza di enormi e numerosi circoli collaterali vicarianti le funzioni della vena cava compromessa. Una diagnosi effettuata grazie alle indagini Tc, Rmn, Pet e istologiche eseguite dai professori Massimo Imbriaco, Luigi Camera, Ciro Mainolfi, Pietro Venetucci, Mario Quarantelli, Luigi Insabato delle Uoc di Diagnostica per immagini e radioterapia, diretta da Arturo Brunetti, Medicina nucleare e dello Sport, diretta da Alberto Cuocolo, e Anatomia patologica, diretta da Stefania Staibano.
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