Far West a Napoli Est, caccia a due giovani dopo l'assalto alla polizia

Far West a Napoli Est, caccia a due giovani dopo l'assalto alla polizia
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 28 Agosto 2018, 08:00 - Ultimo agg. 12:22
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Quattro colpi. I vigliacchi colgono di sorpresa la pattuglia della Polizia di Stato intenti a soccorrere un giovane al quale hanno da poco rapinato lo scooter: arrivano da una traversa, e sparano in segno di sfida. Alle spalle degli agenti. Ecco che cos'è la camorra, oggi ancor più di ieri: una banda di vigliacchi. Il fatto si consuma poco dopo l'una e trenta nella notte tra domenica e lunedì a Barra, ma poco cambia il luogo perché da Pianura al centro storico, dalla Sanità a Secondigliano la camorra è sempre la stessa cosa. Un'accolita di codardi, ed è bene scriverlo a chiare lettere. Vigliacchi e parassiti sulla pelle della città.
 

Premeditato o casuale che possa essere stato, di certezze ce n'è una sola: il raid armato consumatosi in via delle Metamorfosi, a Ponticelli, in quella zona orientale ormai scossa da quotidiane prove muscolari esibite da bande rivali, avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. Due ogive si sono conficcate infatti all'interno di altrettanti appartamenti: e avrebbero potuto colpire altri innocenti. Ricostruiamo la dinamica dei fatti. Cinque minuti dopo l'una della notte di domenica dalla centrale operativa della Questura scatta la segnalazione di una rapina consumata ai danni di un ragazzo: qualcuno gli ha puntato al volto la canna di una pistola, intimandogli di accostare e scendere dallo scooter. Una rapina. Una delle tante rapine che si registrano nel Far West Napoli. Alla nota radio risponde la pattuglia del commissariato «San Giovanni», che in pochi minuti raggiunge - in via Decio Mure - la vittima della rapina. Il giovane ha appena iniziato a riferire i particolari dell'episodio, sta spiegando che era in sella al suo Honda SH (il più «appetito» dei ciclomotori dalla delinquenza comune e organizzata) quando accade l'incredibile.
 
Grazie al sistema di ricerca satellitare montato sulla moto appena rapinata la polizia riesce a circoscrivere e individuare l'area in cui viene segnalata la presenza dell'Honda rubato. Le coordinate sono sul cellulare della vittima. Ma proprio mentre i due agenti stanno per rimontare sulla Volante per iniziare la caccia ai banditi da una traversa della strada compare un altro SH con a bordo due uomini: quello che siede dietro al conducente impugna una pistola.

I due appaiono subito come personaggi sospetti. Accelerano. Ma gli uomini delle forze dell'ordine riescono a vedere bene che si tratta di un SH 300 di color grigio metalizzato; salgono in auto e - a sirene spiegate - iniziano a inseguire i fuggitivi, comunicando con la centrale del 113 per chiedere immediati rinforzi in zona. Scatta l'allerta radio, e da varie zone della città si fanno convergere altre pattuglie verso Barra-San Giovanni. Non c'è dubbio che gli sparatori siano della zona.

È una corsa rocambolesca a folle velocità quella che disegna il tragitto dell'inseguimento: ma i delinquenti dimostrano di conoscere bene la zona; dopo aver sfrecciato prima lungo via dei Mosaici contromano, imboccano via dei Bronzi di Riace per tornare, infine, di nuovo su viale delle Metamorfosi. Poi si lasciano inghiottire dal dedalo di viuzze che disegnano il Rione Galeazzi, e solo a questo punto il conducente della moto perde il controllo del mezzo cadendo insieme con il complice. Inizia un secondo inseguimento, questa volta a piedi.

A questo punto si odono altre due esplosioni: i fuggitivi nel tentativo di terrorizzare gli agenti sparano ancora. E a quel punto i poliziotti reagiscono, esplodendo in aria a loro volta dei colpi per intimare l'alt. Una delle «divise» inciampa e cade, il collega teme per la sua incolumità, e credendolo ferito giustamente si ferma ad assisterlo. Solo così riescono a salvarsi i due delinquenti. I quali riescono a farla franca. Quando sul posto giungono i rinforzi dei due non c'è più traccia. ma entrambi avrebbero le ore contate: le loro sagome, i loro profili sono finiti nell'occhio di alcune telecamere di videosorveglianza stradale che vengono esaminate dagli esperti della Scientifica, che rinviene sul manto stradale tre bossoli calibro 9x21 ed un quarto 9x19 parabellum.
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