Napoli, rubati gli alberi nell'orto urbano:
strappati dal terreno senza radici

Napoli, rubati gli alberi nell'orto urbano: strappati dal terreno senza radici
di Alessandro Bottone
Mercoledì 27 Maggio 2020, 12:23 - Ultimo agg. 15:20
2 Minuti di Lettura

Furto all'orto urbano di Ponticelli, quartiere nella periferia est di Napoli. Nelle ultime ore - probabilmente nella tarda serata di ieri o nel corso della scorsa notte - ignoti hanno rubato diversi alberi piantati negli spazi del parco comunale fratelli De Filippo.

Sono undici gli alberi da frutto sottratti alla comunità e piantati meno di un anno fa grazie alle donazioni dei numerosi ortolani e di molti cittadini del quartiere. Gli esemplari sono stati strappati dal terreno spezzando le radici e, dunque, compromettendo la vita delle singole piante sulle quali, tra qualche tempo, sarebbero cresciuti limoni e arance. Prima del furto di questa notte, però, si è registrato un altro episodio anomalo proprio nel pomeriggio di ieri quando una persona di giovane età è stata avvistata da alcuni ortolani nelle vicinanze dei giovani alberi che si trovano in una terrazza posta più in alto rispetto a quelle destinate a orto. A raccontarlo sono proprio i volontari che questa mattina hanno notato le diverse buche nel terreno. Proprio nei giorni scorsi avevano lavorato per realizzare l'impianto di irrigazione che porta l'acqua alle singole piante così da calibrarne la quantità ed evitare sprechi.
 

 

C'è amarezza per quanto accaduto specie per il costante lavoro che gli ortolani realizzano per il recupero di un bene pubblico. L'accesso all'orto di Ponticelli è stato consentito solo poche settimane fa: dopo il lungo periodo di stop delle attività dovuto alla diffusione del coronavirus, è stato particolarmente faticoso recuperare le aree a verde nelle quali era cresciuta rigogliosa l'erba. Molti degli stessi alberelli erano “nascosti” dalle erbacce, poi rimosse.

L'orto urbano di Ponticelli è nato nel 2015 su una idea del centro diurno Lilliput, istituzione legata al dipartimento dipendenze della ASL Napoli 1 centro. Dopo un primo periodo di sperimentazione con sole persone affette da problemi di tossicodipendenza, l'orto sociale è stato poi aperto a cittadini, associazioni e scuole del quartiere. Una piccola comunità - sono oltre centoventi le terrazze affidate - continua a portare avanti una passione e una attività che restituisce tante soddisfazioni. Sarà proprio il lavoro necessario a far dimenticare il brutto episodio accaduto nelle ultime ore e trovare nuova energia per portare avanti un progetto di cui beneficiano in tanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA