Napoli Est, a Ponticelli videosorveglianza
e più vigili dopo bombe e omicidi

Napoli Est, a Ponticelli videosorveglianza e più vigili dopo bombe e omicidi
di Alessandro Bottone
Martedì 2 Agosto 2022, 16:01 - Ultimo agg. 3 Agosto, 07:58
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Telecamere di videosorveglianza e più vigili urbani a Ponticelli, il popoloso quartiere della zona orientale di Napoli al centro dell'ennesima faida di camorra. Sono gli annunci di Antonio De Iesu, assessore con deleghe alla legalità e alla polizia municipale del Comune di Napoli, che ieri ha preso parte all'assemblea pubblica voluta dalla Municipalità di Napoli Est.

De Iesu ha parlato agli attivisti, ai rappresentanti di qualche associazione e ad alcuni consiglieri della VI Municipalità arrivati nel centro anziani di viale Hemingway. Alla serata, accompagnata dalle performance di alcuni giovani artisti, si sono uniti soltanto pochi residenti. L'assessore della giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi ha preso la parola dopo aver ascoltato alcuni interventi dei residenti: si è parlato della biblioteca comunale di Ponticelli riaperta parzialmente nei giorni scorsi, del degrado dell'ex centro polifunzionale di piazza Bisignano a Barra, della mancanza di occupazione nei quartieri della periferia orientale, degli spazi pubblici abbandonati ma anche delle risorse che arriveranno nei prossimi mesi per opere e lavori pubblici. Qualcuno si è concentrato sulla condizione del centro anziani del rione Incis che ospita l'incontro: la struttura è vuota in quanto chiusa dal primo lockdown di marzo 2020 e ripulita soltanto nei giorni scorsi in occasione di un incontro istituzionale.

L'assessore De Iesu ha chiesto di dare fiducia al lavoro di forze dell'ordine e magistratura le cui risposte necessitano di tempi lunghi. L'ex questore e l'ex prefetto, che conosce bene certi meccanismi, ha invitato i presenti a guardare ai recenti arresti avvenuti nel quartiere Pianura, a nord di Napoli, dove si registrano altri fatti di camorra. Ed è proprio su Ponticelli e su Pianura che saranno installati nuovi occhi elettronici grazie ai 350mila euro di fondi del Ministero. Sarà il Comune a occuparsi del progetto, ha spiegato l'esponente della giunta comunale, che ha come priorità Ponticelli, teatro di omicidi, stese e deflagrazioni che hanno seminato il terrore nell’arco di poche settimane. L'altra novità è l'arrivo, a partire dal nuovo anno, di più agenti di polizia municipale a disposizione dell'unità di Napoli Est, e non soltanto, grazie alle prossime assunzioni di 250 operatori. Più poliziotti a disposizione per il controllo del vastissimo territorio: tre quartieri con oltre 113mila abitanti che fanno della VI la municipalità più popolosa e più estesa del capoluogo campano. Intanto si attende ancora l'installazione dei dodici "occhi elettronici" finanziati con centomila euro. Saranno posati in via Sorrento a San Giovanni a Teduccio, in piazza Bisignano a Barra e in piazza Michele De Iorio a Ponticelli. Il progetto risale al 2019 e attualmente dovrebbe essere in fase di progettazione.

All'iniziativa di ieri sera si è parlato anche di scuola e degli sforzi degli istituti della zona orientale evidenziati da una docente di Barra. In risposta all'appello dell'insegnante - che ha chiesto alle istituzioni di essere presenti e di non "scaricare" oneri e responsabilità sulla scuola - De Iesu ricorda Mia Filippone, vicesindaco e assessore all'istruzione scomparsa prematuramente pochi giorni fa, auspicando la nomina di una persona che sappia portare avanti i suoi progetti.

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Intanto la Municipalità prova a rispondere alle richieste del territorio tra varie emergenze. É il presidente Sandro Fucito ad annunciare una campagna a sostegno della famiglia di Antimo Imperatore, l'operaio ucciso durante l'agguato di camorra nelle palazzine del rione Fiat di Ponticelli nei giorni scorsi. Sarà aperto un conto corrente per raccogliere le donazioni a favore dei famigliari della vittima innocente, spiega Fucito che rigetta completamente l’idea che possa esserci omertà tra i residenti rispetto ai fatti di camorra insistendo sul forte tessuto sociale insieme al quale dare risposte a quanto sta accadendo. Alle bombe e al terrore si risponde anche con l’arte attraverso gli strumenti e la voce dei giovanissimi della Vesuvian DixieLand Band.

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