Restyling di Porta Capuana
la nuova agorà va alle associazioni

Restyling di Porta Capuana la nuova agorà va alle associazioni
di Luigi Roano
Lunedì 17 Dicembre 2018, 08:33
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Liberata dai cantieri, ripavimentata, senza - per ora - gli abusivi che vendono pezze e borsame di dubbia qualità, Piazza San Francesco, o meglio Porta Capuana, ritrova molto del suo antico splendore. La scommessa è fare in modo che la fruizione di questo posto - che ha una valenza storica enorme - non ne depauperi il restyling. Un restauro arrivato grazie al progetto Unesco in quanto il centro storico di Napoli è patrimonio dell'umanità.

Gli assessori Carmine Piscopo e Mario Calabrese, rispettivamente con delega all'Urbanistica e alle Infrastrutture hanno curato da vicino i lavori. Al netto della bellezza del sito - che torna a essere una agorà di primarie rilevanza per i napoletani - il tema di queste ore è come preservare la piazza d usi impropri, vale a dire evitare che diventi un mercato degli abusivi.

La Piazza da oggi viene consegnata alla Municipalità e riaperta alla città, «è frutto di un notevole impegno e di collaborazione istituzionale volti alla valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico»
 
sottolineano gli assessori ai quali non sfugge la questione dell'utilizzo di un sito che ha cinque secoli di storia. «La riqualificazione dell'area di Porta Capuana spiegano Piscopo e Calabrese - non si ferma alla sola trasformazione urbana ma è accompagnata da un percorso di progettazione partecipata per l'uso degli spazi che l'Amministrazione comunale sta portando avanti insieme con cittadini, comitati e associazioni attivi sul territorio». In pratica li insistono tante associazioni attive sul territorio. Si ricorderà che una delle prime visite fatte dal Presidente della Camera Roberto Fico fu all'ex lanificio che confina con Porta Capuana e la chiesa di Santa Caterina a Formiello, li le Associazioni invocarono a gran voce l'aiuto della Terza carica dello Stato perché quel pezzo di città fosse riorganizzato e rifunzionalizzato e il Comune oggi dà risposte concrete: «Il tavolo è aperto - racconta Piscopo - e l'interlocuzione è continua, sarà una Agorà dove ci saranno attività culturali, magari qualche mercatino per il prossimo Natale e posso dire fin da adesso che all'uso dello spazio sta lavorando anche la scuola Bovio-Colletta».

Oltre al ripristino dell'antico basolato napoletano per la pavimentazione, l'intervento ha riguardato l'installazione di panchine e di dissuasori per le auto, «che mirano a trasformare sempre di più l'area in un luogo di incontro, ma anche di eventi e di manifestazioni culturali e artistiche per il quartiere». Soprattutto «dal punto di vista ambientale sono stati realizzati cassonetti interrati per lo smaltimento dei rifiuti e piantate nuove alberature in linea con il contesto storico e climatico dell'area. Un intervento - secondo di due assessori - che trasforma «un luogo di passaggio denso di preesistenze in una piazza, aperta e fruibile a tutti, un accesso ad est dai decumani che, grazie anche all'attraversamento di Castel Capuano i cui lavori vanno avanti, metterà in connessione le tre differenti quote del centro antico.

Tra le novità c'è che presto tutta quell'area sarà sgombrata dai cantieri. Per esempio, le rampe di Caste Capuano entro la fine di febbraio saranno pronte e restituite ai napoletani che le potranno utilizzare come passaggio pedonale.
A San Giovanni a Carbonara metà marciapiede già è stato restituito. Il cronoprogramma prevede che nei prossimi 6-8 mesi l'intera area sarà di nuovo fruibile. «I lavori Unesco nell'area di Porta Capuana vanno avanti - concludono gli assessori - nei prossimi mesi saranno portati a termine anche gli interventi previsti sul lato di Via Carbonara».
 
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