Napoli, 45 posti letto per i clochard tra dormitorio pubblico e Binario della solidarietà

«La nuova strategia di accoglienza sostituisce le stazioni della metropolitana»

I cartoni dei clochard a piazza Garibaldi
I cartoni dei clochard a piazza Garibaldi
Lunedì 30 Gennaio 2023, 15:58 - Ultimo agg. 22:17
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A Napoli altri 45 posti letto per i cittadini senza dimora sono stati disposti per fronteggiare l'emergenza freddo; di questi, 25 saranno allestiti nel teatro del dormitorio pubblico e altri 20 nella tenda riscaldata che sarà installata presso il Binario della solidarietà. I posti letto saranno operativi dal primo febbraio e saranno mantenuti sino a marzo.

La decisione, adottata oggi dalla giunta su proposta dell'assessore al welfare Luca Trapanese, raddoppia la disponibilità riservata all'accoglienza dei più bisognosi. Questi ulteriori posti si aggiungono a quelli già messi a disposizione dal principio dell'emergenza: 15 nel centro Tanucci, 20 nel dormitorio pubblico comunale al secondo piano e altri 10 sempre nel dormitorio pubblico al piano terra con un'accessibilità anche senza documenti. In totale quindi 90 posti letto extra per contrastare in maniera efficace e costruttiva l'emergenza freddo. 

«Questo sistema straordinario di accoglienza - si evidenzia nella nota - ha dato la possibilità alle equipe multidisciplinari presenti al centro prima accoglienza del Comune di intercettare e inserire in maniera stabile e definitiva utenti nuovi che solo per l'emergenza freddo si sono fatti avvicinare e sono così entrati nelle strutture». 

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«La nuova strategia di accoglienza messa in atto per il piano freddo di quest'anno è motivata dalla necessità di costruire con gli utenti bisognosi nuove relazioni di fiducia, offrendo sempre più servizi personalizzati, e che diano agli utenti benefici duraturi oltre che immediati per rispondere all'emergenza - spiega l'assessore Trapanese - Un'accoglienza più efficace e basata sulle necessità complesse dei fratelli senza dimora che sostituisce quella impersonale e inefficace prevista precedentemente all'interno delle stazioni della metropolitana».  

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