Covid a Napoli, protesta all'ospedale del Mare: «Sanità pubblica, assunzioni stabili»

Covid a Napoli, protesta all'ospedale del Mare: «Sanità pubblica, assunzioni stabili»
di Paola Marano
Lunedì 9 Novembre 2020, 14:02 - Ultimo agg. 16:49
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«Sanità pubblica, assunzioni stabili», recita così lo striscione che sintetizza i motivi del presidio di protesta organizzato questa mattina dall’Unione sindacale di base della Campania all’esterno dell’ospedale del Mare di Ponticelli. La manifestazione è stata indetta in contemporanea davanti altri nosocomi  e strutture sanitarie della regione: l'ospedale San Pio a Benevento, l'Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, l'ASL di Avellino, e  l'Ospedale Sant'Anna e San Sebastiano a Caserta .

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Porre riparo alla carenza di personale che mette a dura prova la tenuta del sistema sanitario durante la seconda ondata dell’ emergenza attraverso la stabilizzazione dei precari della sanità è la principale richiesta dei rappresentanti sindacali. «La cosa più grave è che da marzo niente è stato fatto e ci ritroviamo peggio di prima – evidenzia Vincenzo De Vincenzo della segreteria regionale Usb - Se bisogna chiudere bisogna anche garantire le cure e per farlo c'è bisogno di assunzioni, investimenti, internalizzazioni e stabilizzazioni per tutti i precari della sanità».

De Vincenzo ricorda che nell’ambito della sanità pubblica «lavorano migliaia e migliaia di precari che fanno parte di cooperative o di agenzie interinali. Anche le poche e assunzioni di questi ultimi mesi hanno una durata di sei mesi. In sette mesi di tempo si è pensato a fare le campagne elettorali invece di rendere adeguato il sistema di assistenza. È arrivato il momento di dire basta e di invertire la rotta».

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L’Unione sindacale di base punta infine il dito contro l’apertura ai centri privati per la realizzazione di tamponi a sostegno del sistema di tracciamento pubblico. «Il tampone privato non deve essere fatto pagare al cittadino – conclude De Vincenzo -  Si pensi ai danni collaterali arrecati alla gente povera che non può permettersi il costo e quindi non si sottopone al test».

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