Napoli, raccolta differenziata al palo: l'Asìa punta sugli influencer

Napoli, raccolta differenziata al palo: l'Asìa punta sugli influencer
di Alessandro Bottone
Domenica 3 Aprile 2022, 17:25 - Ultimo agg. 22:04
3 Minuti di Lettura

La raccolta differenziata a Napoli è ancora lontana dalle percentuali toccate da tanti altri Comuni italiani. Una buona riuscita del servizio dipende, senz'altro, da una importante adesione di residenti, commercianti e altri utenti. A tal proposito l’azienda comunale Asìa Napoli ha pensato di puntare su alcuni influencer, persone che raggiungono migliaia di utenti con le proprie performance attraverso i social network.

«Per la raccolta differenziata non accettiamo rifiuti» è lo slogan della campagna che, finora, vede protagonisti tre volti decisamente noti in città: la giornalista, e tifosissima della squadra di calcio partenopea, Anna Trieste, il dj, speaker radio e voce dello stadio 'Maradona', Decibel Bellini, e il comico Ciro Giustiniani, conosciuto ai più per gli sketch nel programma televisivo 'Made in Sud'. Coinvolti dall'agenzia che cura una specifica campagna di comunicaziona per conto dell'azienda municipalizzata di Palazzo san Giacomo, i tre hanno realizzato brevi video in cui sollecitano i cittadini a utilizzare i servizi per la raccolta dei rifiuti.

Dalla corretta divisione dei materiali all'utilizzo delle isole ecologiche comunali, dall'invito a non sporcare le strade utilizzando i cestini all'appello a prenotare il prelievo gratuito degli ingombranti e non abbandonarli in strada. I videoclip, pubblicati sui canali social dell'azienda Asìa Napoli e su quelli dei tre influencer napoletani, hanno già raggiunto migliaia di utenti con numerose reazioni, ovvero 'mi piace' e commenti.

Alle fondamentali attività di informazione e sensibilizzazione - aggiudicati al privato per 520mila euro - non sempre corrispondono adeguati servizi sul territorio per garantire igiene e decoro. Evidente il mancato regolare spazzamento delle strade e la necessità di costanti interventi di diserbo di vie e marciapiedi. Sul nodo cruciale della raccolta differenziata, in particolare, è noto che molte aree di Napoli sono ancora scoperte dal servizio 'porta a porta' che, stando ai dati dell'azienda, coinvolge oltre 500mila utenti. Per il resto la differenziazione dei materiali - che complessivamente tocca la media del 37 per cento in città - dovrebbe avvenire attraverso le campane poste in strada: queste, però, non coprono omogeneamente il territorio. In molti punti, ad esempio, mancano le campane di specifici materiali e non esistono i bidoni dell'umido che viene mischiato all'indifferenziato. Circostanze particolatamente evidenti nei quartieri della zona orientale (Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio) che ospiteranno il primo impianto di compostaggio cittadino. Difatti, la municipalità di Napoli Est ha chiesto all'amministrazione centrale di lavorare intensamente per aumentare il livello di raccolta differenziata.

Resta il fatto che molti spazi pubblici di Napoli sono sporchi per l’inciviltà di pochi: dalla cartaccia ai ingombranti, dal “sacchetto selvaggio” agli sversamenti di ogni tipo di rifiuti, anche speciali. Fenomeni che ora si prova a contrastare anche grazie alle battute di chi ama davvero la città e lo dimostra con il proprio lavoro quotidiano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA