Napoli, ragazzini sul tetto della struttura fatiscente: degrado e pericoli a Barra

Napoli, ragazzini sul tetto della struttura fatiscente: degrado e pericoli a Barra
di Alessandro Bottone
Lunedì 16 Novembre 2020, 14:25 - Ultimo agg. 14:44
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In questo periodo un assembramento di persone è un pericolo. Lo è ancora di più se i protagonisti sono bambini che si intrattengono sul tetto di una struttura fatiscente. È ciò che è avvenuto nel centro storico di Barra, quartiere della periferia orientale di Napoli, dove insiste lo “scheletro” di quello che sarebbe dovuto essere un centro sociale e ricreativo. La struttura, di proprietà del Comune di Napoli, è abbandonata da anni, presa di mira da vandali e delinquenti, frequentata da tossicodipendenti.

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A notare la presenza di diversi bambini sul tetto del bene pubblico è stato Patrizio Gragnano che ha prontamente segnalato l'anomala circostanza al competente assessorato del Comune di Napoli e alla VI municipalità (Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio) che in passato, prima dell'abbandono, ha gestito la struttura. «Il centro è incustodito e quotidianamente diverse persone raggiungono il tetto senza alcun impedimento rischiando la propria incolumità» ha scritto Gragnano nella nota inoltrata agli enti locali allegando una fotografia scattata nella giornata di domenica 15 novembre intorno alle 12:30 con la quale testimonia che erano presenti i bambini sul tetto della struttura ubicata in via Nicola Stigliola e accessibile attraverso un varco creato nella parete dal lato di piazza Bisignano, proprio di fronte all'antica dimora di Villa Roomer. Nella foto si notano almeno sette bambini/ragazzini e alcuni di questi seduti sul parapetto del tetto accessibile attraverso una scala a chiocciola. Una circostanza, denuncia Gragnano, già verificata in diverse occasioni ma la prima volta in cui ha notato giovanissimi incuranti dei pericoli. Inoltre, nel momento in cui è stato realizzato lo scatto erano già in vigore le restrizioni della “zona rossa” per l'emergenza coronavirus che impongono di uscire di casa solo per situazioni di necessità o urgenza e di evitare pericolosi assembramenti di persone.

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La struttura polifunzionale è in condizioni di pesante degrado con rifiuti di ogni genere ammassati all'interno. «Quel centro si avviava a diventare punto di riferimento per associazioni culturali, comitati rionali e poi sede delle assistenti sociali e guardie ambientali» ricorda Gragnano che insiste sull'idea di destinarlo alle numerose associazioni musicali del quartiere.

Il bene è stato utilizzato fino a una quindicina di anni fa.

«Il nostro territorio è pieno di strutture non utilizzabili. Infatti non c'è nulla» dice Rino Amato, presidente dell'associazione CAB Cittadinanza Attiva per la Barra, evidenziando le attuali condizioni delle diverse ville vesuviane, del cine-teatro Maestoso e, appunto, della struttura in piazza Bisignano. Si tratta di beni pubblici negati alla cittadinanza da tempo. In merito al recupero del centro polifunzionale di piazza Bisignano Amato sostiene che potrebbe essere utilizzato per accogliere il presidio di forze dell'ordine previsto nei locali della storica Villa Letizia, sempre a Barra, così da dare un segnale alla zona circostante che pure ha bisogno di controlli e attenzioni. In più occasioni l'associazione ha ripristinato il decoro della piazza adiacente evidenziando non solo la mancanza di interventi per il verde infestante ma anche l'evidente inciviltà di chi si ferma nello spazio pubblico.

Al momento non esistono progetti per il recupero dell'immobile. In passato la municipalità di Napoli Est aveva fatto ripristinare il varco creato illecitamente da ignoti nella parete. Pericoli insistono sia all'interno del bene così come all'esterno per la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria.

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