Napoli, raid armato in discoteca: spari dopo il no all'ingresso, la polizia chiude il noto locale

Napoli, raid armato in discoteca: spari dopo il no all'ingresso, la polizia chiude il noto locale
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 9 Dicembre 2021, 00:21 - Ultimo agg. 25 Marzo, 16:15
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Movida violenta, ultimo atto: non riescono a entrare in discoteca, dopo poco si ripresentano con i mephisto calati sul volto, le pistole in pugno e seminano il terrore assaltano il botteghino e sparando in aria. Un’assurda vendetta consumata a colpi d’arma da fuoco. L’episodio è accaduto sabato 27 novembre al centro direzionale, ma soltanto ora viene alla luce in tutta la sua gravità (e drammaticità), non senza una coda velenosa per le circostanze che racconteremo. Di fatto, i gestori del locale oggi denunciano di essere vittime due volte: alla discoteca, infatti, è stata imposta la chiusura amministrativa di quattro giorni per presunte inosservanze della normativa anti Covid.

Ma ricapitoliamo i fatti partendo dall’inizio. È sabato sera, siamo all’ingresso del “The Wall”, Isola E1 del Centro direzionale. Particolare non di secondaria importanza, a poche centinaia di metri dall’ingresso di piazzale Porzio del controllatissimo Palazzo di Giustizia. È qui che si presenta un gruppo composto da quattro-cinque giovani sui 25 anni che vorrebbero trascorrere la serata sulla pista da ballo. Il locale, che recentemente ha riaperto i battenti, è però quella sera riservato ad una festa privata, un compleanno. Niente da fare, non si può entrare. Loro, i ragazzi, insistono e deve intervenire la security interna per convincerli a desistere. Il gruppo non la prende bene, ma si allontana.

Passano meno di due ore - e siamo dunque oltre l’una e mezza della notte - ed ecco ricomparire un gruppo di persone, questa volta però con il volto coperto da passamontagna, che inizia a lanciare bottiglie contro le vetrate d’ingresso e tenta persino di sfondare una porta laterale, un’uscita di sicurezza del disco club.

Il body guard che poco prima era intervenuto riceve anche un colpo al viso. Si scatena il panico, che trova il suo culmine quando almeno un paio di componenti il “branco” estrae dai giubbotti due pistole e inizia a sparare. Almeno quattro esplosioni rompono il silenzio surreale della notte al Centro direzionale. L’assalto viene registrato dai sistemi di videosorveglianza del locale, e sno in corso indagini da parte della Polizia scientifica e della Squadra mobile. 

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Ma a dare altro fuoco alle polveri ci pensa un provvedimento adottato dal commissariato Vasto Arenaccia, che dopo aver visionato i filmati contesta ai titolari del “The Wall” un assembramento interno al locale, quel sabato notte. Provvedimento contestato e imugnato dagli stessi proprietari. «Dopo il danno anche la beffa - commenta Lorenzo Olivieri, uno dei soci - Proporremo ricorso amministrativo a questa decisione ingiusta e non fondata. Intanto, però, abbiamo perso le prenotazioni che avevamo per il Ponte dell’Immacolata. Chi ci risarcirà? Noi con la polizia abbiamo collaborato, siamo vittime e mai ci saremmo aspettati un atteggiamento da “sceriffi”, come ha avuto invece chi dirige il commissariato. In noi resta solo tanta amarezza: è perché rispettiamo alla lettera la normativa anti Covid e abbiamo subìto un’ingiustizia». 

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