Napoli, raid al ristorante “Cala la pasta”; Fico incontra
il proprietario: «Più telecamere a Forcella»

Napoli, raid al ristorante “Cala la pasta”; Fico incontra il proprietario: «Più telecamere a Forcella»
Lunedì 20 Giugno 2022, 13:19
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Il presidente della Camera Roberto Fico, questa mattina a Napoli per un appuntamento organizzato nell'ambito della Giornata internazionale del rifugiato, ha incontrato in via Tribunali il proprietario e i lavoratori del ristorante Cala la pasta, all'esterno del quale lo scorso 15 maggio la compagna del titolare è stata investita da una moto guidata da un 21enne.

Dopo l'incidente, un folto gruppo di persone è giunto sul posto minacciando, anche con un'arma da fuoco, il personale del ristorante per indurli a non presentare denuncia. A seguito dell'episodio, la Squadra mobile di Napoli ha arrestato Patrizio Bosti, 19enne figlio di Ettore, esponente di spicco del clan camorristico Contini, un altro 19enne e il 21enne che era alla guida della moto.

La donna investita ha rischiato la vita ed è ancora ricoverata in ospedale, seppur le condizioni per fortuna siano progressivamente migliorate.

Nel corso dell'incontro il titolare del ristorante, Raffaele Del Gaudio, si è confrontato in maniera serrata con il presidente della Camera, il sindaco Gaetano Manfredi e il prefetto Claudio Palomba, chiedendo più telecamere di videosorveglianza nella zona.

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«Forcella è un quartiere che viene ghettizzato» ha detto «ci vuole un'attenzione particolare per una zona che è da sempre abbandonata e terra di nessuno».  Al termine dell'incontro Fico ha dichiarato: «È stato un dialogo importante sulle condizioni del quartiere e anche sulla richiesta di installazione di telecamere, che devono essere collegate con la Questura. Il prefetto e il sindaco ci stanno lavorando seriamente, come è nel loro modo di procedere, e c'è chiaramente tutto l'appoggio mio da presidente della Camera per dare una mano alla città nei punti più critici. Qui è successo qualcosa di terribile, una donna è stata investita in modo deliberato. Quindi la situazione va affrontata di petto e la affronteremo di petto».

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