Napoli. Rione Sanità a lutto per Genny. Tutti in corteo: «No alla camorra»

Napoli. Rione Sanità a lutto per Genny. Tutti in corteo: «No alla camorra»
Martedì 8 Settembre 2015, 17:29 - Ultimo agg. 9 Settembre, 09:03
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VIDEO CORRELATO - Omicidio alla Sanità. Gli amici: Genny faceva volontariato e frequentava la parrocchia

Napoli. Un intero quartiere a lutto. Serrande abbassate e drappi neri alla Sanità per ricordare Genny, Gennaro Cesarano, il ragazzo di 17 anni ucciso da colpi di pistola due giorni fa.

Nel quartiere, dove nel pomeriggio è stato organizzato un flash mob, tutti parlano dell'innocenza del ragazzo, nonostante fosse già noto alle forze dell'ordine e nonostante la polizia abbia chiarito che l'obiettivo dei killer fosse proprio lui. "Vittima innocente come Annalisa Durante" hanno ripetuto in coro familiari e amici del ragazzo.

Davanti alla chiesa di Santa Maria alla Sanità, i ragazzi hanno installato un albero di ulivo per ricordare Gennaro.

Al momento di piantarlo è scattato un fragoroso applauso dalle circa 300 persone presenti che si erano assiepate lì ore prima.

Davanti alla chiesa è stato esposto un grande striscione con la scritta "Genny Vive". Un altro striscione realizzato dalla chiesa e dalla municipalità con la stritta "No alla camorra" è stato portato in alto durante la fiaccolata che ha percorso le vie del quartiere. Sono presenti padre Antonio Loffredo, padre Alex Zanotelli e la presidente di municipalità Giuliana Di Sarno, oltre a numerose mamme del rione che gridano: "Giustizia, giustizia"

Sul posto è arrivato il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, che ha detto: «Siamo qui perché il Comune è forte e perché la Napoli migliore vince». Atteso anche il sindaco De Magistris.

Nella fiaccolata le protagoniste sono senz'altro le mamme, «arraggiate» (arrabbiate, in napoletano, ndr) prima che preoccupate. «Non pensatelo nemmeno che fosse lui l'obiettivo - dicono - se lo fosse stato avrebbero sparato e sarebbero andati via, invece no, hanno continuato». E sono le mamme, insieme a tanti bambini, a reggere lo striscione che apre la fiaccolata con la scritta: «No camorra». «Vogliamo vivere - urlano - e vogliamo giustizia».

La gente del quartiere chiede protezione per i propri ragazzi e continua a sostenere, con forza, che Genny non aveva nulla in comune con la criminalità: «Non era come l'hanno descritto - dice un giovane - aveva piccoli precedenti, ma chi non ha commesso sciocchezze? Genny non spacciava, non apparteneva ad alcuna cosca». La piazza è piena quando parte il corteo che attraversa le stradine del quartiere: ha cominciato a riempirsi già nel primo pomeriggio. «Viviamo in un quartiere malfamato ma vogliamo un futuro», affermano i tanti giovani che partecipano alla fiaccolata.

È in corso anche l'autopsia sul corpo di Gennaro Cesarano. L'esame autoptico potrà chiarire numerosi dubbi sulla dinamica dell'omicidio del 17enne.

(a cura di Pietro Treccagnoli)

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