Napoli, nuova maxi rissa in strada al Vasto: Far West con 30 immigrati coinvolti

Ennesima rissa tra extracomunitari al Vasto
Ennesima rissa tra extracomunitari al Vasto
di Antonio Folle
Martedì 12 Novembre 2019, 10:49 - Ultimo agg. 14:44
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Ancora una rissa nel quartiere Vasto. Ieri sera, come hanno denunciato i cittadini del Comitato Quartiere Vasto, ancora botte tra extracomunitari che, per lunghissimi minuti, si sono affrontati a suon di calci, pugni e cinghiate a via Firenze, una delle strade più centrali del quartiere. La rissa ha seguito un clichè ormai consolidato e denunciato per l'ennesima volta dagli esasperati residenti. Un gruppetto di tre-quattro persone dà origine al violento alterco verbale che poi, con l'accorrere di una ventina di persone, si trasforma in una furiosa maxi rissa che non tiene conto né delle auto parcheggiate, molte delle quali si ritrovano con sportelli ammaccati e specchietti spezzati, né della presenza - attonita - dei passanti.
 


Ieri, come dimostra un video diffuso dai residenti, si sono affrontate circa trenta persone. Ignoti i motivi alla base della furiosa rissa anche se non si esclude, data la vicinanza, che si tratti della ormai solita lite per la gestione degli stalli mercatali - quelli legali e, soprattutto, quelli abusivi - di via Bologna. Fari puntati anche contro le attività commerciali gestite da extracomunitari che, sempre secondo quanto denunciano i cittadini del quartiere, non rispetterebbero le ordinanze comunali che prescrivono il divieto di vendita di alcolici dopo le 21.00.

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Il modello di integrazione ventilato più volte dall'amministrazione comunale è completamente fallito al Vasto. Il problema, lo dimostra l'escalation di violenza di queste ultime settimane, non riguarda la convivenza tra napoletani ed extracomunitari, ma riguarda soprattutto la convivenza tra le varie etnie africane costrette - volontariamente o involontariamente - a convivere nello spazio di pochi chilometri quadrati. Negli scorsi anni gli stessi esponenti della comunità senegalese, di sicuro una delle più integrate, aveva denunciato la presenza di un gran numero di stranieri che vivono praticamente al di sopra di qualsiasi regola del vivere civile. Molti extracomunitari non sarebbero nemmeno in possesso di un regolare documento di identità. Cosa che facilita enormemente la sempre più probabile infiltrazione, nel delicato tessuto sociale del quartiere, di terroristi e malintenzionati di ogni tipo.

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Un dato certo è che la situazione comincia a farsi preoccupante. Le forze dell'ordine, che pure stanno compiendo un poderoso sforzo per presidiare il territorio, non possono combattere da sole un problema che è anzitutto politico. Il modello melting-pot a Napoli è fallito. Episodi come quello di ieri sera - e questo è forse il dato ancora più preoccupante - sono diventati una triste quotidianità che sta lentamente svuotando il quartiere della sua storia e della sua cultura per trasformarlo in un ghetto invivibile fatto di violenza, rabbia e illegalità. 

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