Napoli, sangue a Fuorigrotta: reagisce alla rapina e viene accoltellato

Napoli, sangue a Fuorigrotta: reagisce alla rapina e viene accoltellato
di Giuseppe Crimaldi
Mercoledì 18 Agosto 2021, 09:49 - Ultimo agg. 19 Agosto, 09:44
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Criminalità di strada scatenata. Ennesima violenta rapina nel quartiere Fuorigrotta. E ancora sangue innocente: un giovane 23enne incensurato è stato aggredito da un malvivente che ha tentato di rapinarlo, senza esitare, dinanzi alla sua reazione di difendersi, di estrarre un coltello dalla tasca per colpirlo. Un solo, profondo fendente alla coscia, con il rischio di recidere l'arteria femorale. Fortunatamente il colpo ha solo provocato una ferita dichiarata poi dai medici guaribile in dieci giorni. L'aggressore poco dopo è stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri che lo hanno arrestato. L'episodio si è verificato intorno alle 23,30 di lunedì sera nella centrale e sempre trafficata via Leopardi.

Momenti di terrore, quelli vissuti dalla vittima. Luca - lo chiameremo così, con un nome di fantasia - era a bordo del suo scooter e stava facendo rientro a casa quando si è visto bloccare la strada dal delinquente, che ha agito a volto scoperto. «Dammi tutto quello che hai addosso», gli ha intimato estraendo un coltello e puntandoglielo al volto. In quel momento c'era poca gente in strada e l'aggressore ha potuto agire indisturbato. Istintiva la reazione del 23enne, che ha provato a divincolarsi da quella morsa per cercare di far partire lo scooter e fuggire; ma più lesto è stato il bandito, che non ha esitato a usare l'arma che impugnava, sferrando un colpo diretto alla coscia del ragazzo. A quel punto qualcosa lo ha indotto a desistere dalla rapina, forse l'arrivo di qualche passante. Ed è fuggito a piedi.

Luca, accasciatosi a terra mentre perdeva sangue, è stato soccorso da una pattuglia dei carabinieri in servizio nella zona e trasportato in comprensibile stato di choc da un'ambulanza del 118 al pronto soccorso del vicino ospedale San Paolo, dove i sanitari lo hanno medicato e dichiarato fuori pericolo.

Referto: dieci giorni di prognosi. Per lui ora solo il tempo di far rimarginare la ferita e cercare di dimenticare al più presto la brutta avventura vissuta.

Nel frattempo erano già scattate le indagini. Dalla centrale operativa dei carabinieri è stato diramato l'ordine di ricercare l'aggressore, anche grazie alla precisa descrizione fornita dalla vittima in ospedale. E anche grazie al puntuale dispositivo di controllo del territorio voluto dal neo comandante provinciale dell'Arma - il generale Enrico Scandone - in occasione del Ferragosto, la caccia all'uomo è durata poco.

Le gazzelle con a bordo i militari dell'Arma hanno iniziato a setacciare le zone limitrofe. Quell'uomo aveva agito a piedi, senza usare automobile o moto, e dunque doveva trovarsi nei paraggi. In meno di mezz'ora è stato rintracciato: passeggiava lungo viale Augusto con addosso ancora il coltello sporco di sangue.

Dopo un breve inseguimento i carabinieri sono riusciti a bloccarlo. In manette è così finito Salvatore Verdile, 45enne residente a Fuorigrotta, il suo nome è già noto alle forze dell'ordine: ha precedenti per rapina, furto in abitazione, stupefacenti, porto abusivo d'armi e contrabbando di sigarette. Perquisito sul posto dai militari, aveva nelle tasche ancora l'arma bianca intrisa di sangue. Trasferito nel carcere di Poggioreale, deve rispondere ora di tentata rapina a mano armata e lesioni personali.

Quest'ultimo episodio verificatosi in via Leopardi conferma purtroppo l'escalation di rapine che si registrano da tempo nel quartiere della zona occidentale di Napoli. Qui si segnalano infatti aggressioni e reati predatori in aumento. Qualche anno fa a spargere il terrore erano alcune bande di giovani e giovanissimi che agivano, soprattutto dopo la mezzanotte, mettendo a segno colpi ai danni di passanti e automobilisti, riuscendo a rapinare le vittime addirittura quando si fermavano ai distributori di benzina per fare rifornimento. Poi venne il turno delle coppiette che si appartavano in auto in posti semideserti per trovare un momento di intimità. Da qualche mese il fenomeno dei reati predatori a Fuorigrotta sembra aver di nuovo preso piede.
 

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