Napoli, sciopero dei magistrati contro la riforma Cartabia: lunedì astensione dalle udienze

Napoli, sciopero dei magistrati contro la riforma Cartabia: lunedì astensione dalle udienze
di Valentino Di Giacomo
Domenica 15 Maggio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 16 Maggio, 14:23
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Ci saranno docenti universitari, studenti, neo laureati. E ancora: avvocati, esponenti delle forze dell'ordine, finanche i cancellieri delle rispettive segreterie. Tutti nella sala arengario, lunedì 16 maggio, a partire dalle 11.30, quando andrà di scena la protesta contro alcuni aspetti della cosiddetta riforma Cartabia, un pacchetto di interventi (su cui è attesa la valutazione del popolo, nel prossimo referendum del 12 giugno), che punta a intervenire su alcuni cardini dell'ordinamento giudiziario.

Una mattinata densa di interventi, per altro scandita dalla astensione da tutte le udienze - penali e civili - con il primo sciopero dei magistrati, a distanza di almeno quindici anni.

Era dal governo Mastella (anno 2006), che le toghe non scioperavano. Lunedì sarà un banco di prova decisivo, per comprendere la tenuta di una protesta che ha attraversato il Paese, che viene dettata da principi ideologici e da battaglie condotte dalle diverse correnti della magistratura associata. Una protesta per molti versi inedita che prevede tre tavole rotonde, a partire dalle 11.30, che puntano ad affrontare temi al centro del dibattito referendario, per altro analizzati nel corso della cosiddetta riforma Cartabia. Aule vuote (anche se sarà difficile bissare il 98 per cento di astensione dalle udienze, come nel corso dell'ultima giornata di sciopero, ormai sedici anni fa), tutti nella sala Arengario, per discutere dei punti ritenuti maggiormente della riforma voluta dal ministro della Giustizia.

La gerarchizzazione degli uffici giudiziari, è il tema della prima tavola rotonda. Sarà moderata dalla giornalista di Repubblica Conchita Sannino, ne discutono Alessandra Maddalena, vicepresidente nazionale Anm, nonché giudice del Tribunale di Napoli; Emilia Di Palma, giudice del Tribunale di Napoli; Attilio Belloni, avvocato napoletano e fino a qualche anno fa, presidente della Camera penale di Napoli; il docente universitario Alberto Lucarelli (docente ordinario di Diritto costituzionale presso l'università degli studi di Napoli Federico II).

La separazione delle funzioni: modera il giornalista del Mattino Leandro Del Gaudio, ne discutono il pm anticamorra Fabrizio Vanorio, Adriano Del Bene, giudice del Tribunale di Napoli; Marco Campora, presidente della camera penale di Napoli; Sandro Staiano, docente di Diritto costituzionale alla Federico II, nonché direttore del dipartimento di Giurisprudenza, presso l'Università Federico II. 

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Nel corso della terza tavola rotonda, verrà affrontato un altro punto centrale della cosiddetta riforma Cartabia: Il Conformismo giudiziario, fascicolo delle performance e carichi esigibili è il titolo della tavola rotonda, che verrà moderata dal giornalista del Corriere della Sera Fulvio Bufi. Intervengono tra i relatori, Furio Cioffi, consigliere della corte di appello, in forza alla corte di appello di Napoli; Barbara Di Tonto, giudice del Tribunale di Napoli; Salvatore Impradice, penalista napoletano (già consigliere dell'ordine degli avvocati), Enrico Ranieri, avvocato del foro di Nola, professore aggregato presso l'Università degli studi di Salerno. Una mattinata densa di impegni e aperta all'intervento di quanti vorranno svolgere un contributo nella definizione della questione legata al referendum della giustizia e nel dibattito sui principi legati alla cosiddetta riforma del ministro della giustizia Marta Cartabia. 

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