Napoli, sciopero trasporto pubblico: pochi mezzi e forti disagi

Napoli, sciopero trasporto pubblico: pochi mezzi e forti disagi
di Alessandra Martino
Venerdì 25 Febbraio 2022, 18:59 - Ultimo agg. 21:12
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Stop di metro, autobus e funicolari a Napoli.  Come era stato annunciato, il trasporto pubblico campano è stato sospeso per l’intera giornata con pesanti disagi.

Ferma la linea 1 della metro, stessa situazione per le tre linee della Funicolare, Centrale, Montesanto e Chiaia. I mezzi di superficie, bus e tram, circolano in maniera ridotta. L’agitazione è stata proclamata da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisa Cisal, Usb e Faisa Confail.

«Noi scioperiamo per chiedere innanzitutto delle condizioni migliori di lavoro - ha spiegato Marco Sansone, sindacalista Usb -, Non è possibile che a Napoli, la terza metropoli d’Italia abbia una condizione di TPL così scadente». 

Tra le motivazioni, oltre al rinnovo del contratto collettivo degli Autoferrotranvieri, anche la richiesta dei dipendenti Anm del pagamento dei premi di risultato bloccati dal 2017. Si tratta delle indennità aggiuntive per i risultati ottenuti. «Pretendiamo che i premi vengano pagati subito», ha affermato Sansone. Inoltre, il sindacalista ha fatto sapere che vorrebbero anche più supporto e sicurezza per il personale. «Siamo soggetti costantemente ad aggressioni». 

Sono stati in tanti del personale Anm ad aderire allo sciopero: «Scioperiamo per le stesse ragioni ormai da qualche anno. Il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale. Noi dipendenti Anm, aggiungiamo anche altre pretese. -ha sottolineato Stefano Nocerino, dipendente Anm-.

Oltre alla mancata riscossione del premio, abbiamo un regolamento della mobilità interna che fa acqua da tutte le parti. Ci troviamo ad avere autisti che a 60 anni si trovano ancora a guidare bus in centro».

«Sono 16 anni che guido bus Anm, e la stanchezza di questo lavoro inizio a sentirla. -ha raccontato Stefano-. Chiediamo una rotazione del personale di macchina della guida degli autobus verso mansioni più leggere».

È chiaro, che lo scarso numero di mezzi disponibili abbia provocato assembramenti nelle stazioni e nelle fermate dell’azienda. «Non è possibile aspettare qui sotto mezz’ora, io sono nettamente in ritardo a lavoro», ha denunciato una pendolare in attesa della Linea 1. 

La situazione non è stata migliore per quanto riguarda i bus dell’azienda che circolano in citta, mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini. 

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L’azienda campana per evitare, ulteriori disagi e disservizi ha effettuato - seppur a singhiozzo - i servizi di tram, bus e filobus, nelle “fasce garantite dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00.

A confermarlo il direttore generale di Anm, Francesco Mascolo che ha così commentato lo sciopero indotto questa mattina: «Per noi, oggi era un annunciato sciopero nazionale del trasporto, oltre che locale. L'azienda, ovviamente, lascia piena libertà le sue maestranze di scegliere di scioperare o meno. Anm questa mattina ha continuato a svolgere i servizi con il personale a disposizione».

«Non mi sento di rispondere ad un singolo sindacato - ha aggiunto il direttore - Noi, stiamo facendo tutti i giorni incontri con le rappresentanze dei lavoratori, con tutti i rappresentanti di lavoro sui temi più disparati. Siamo un'azienda assolutamente dialogante, che sta cercando di migliorare le condizioni dei lavoratori e anche la performance verso i cittadini utenti, per cui, non sto a commentare posizioni di una di una singola rappresentanza». 

«Anm sta spendendo intere giornate dei propri uomini a dialogare su tutti gli argomenti che ci sono sul tavolo - ha detto Mascolo - Ovviamente con i giusti tempi e col fatto che non tutti gli accordi sono possibili, immediati».

Il direttore ha poi ricordato che l’azienda partenopea è un'azienda in concordato e che ha un piano concordatario che sta portando avanti in maniera positiva. «È chiaro, che dobbiamo far fronte a tutti gli impegni economico finanziari, ai disservizi che abbiamo. Quindi, all'interno di quei vincoli, di quei limiti ci stiamo muovendo - ha aggiunto il direttore generale di Anm - A partire da lunedì saremo ai tavoli pronti a dialogare con tutti».

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