Napoli, scooter in fuga da un posto di blocco: due pistole lanciate davanti al teatro San Carlo

Napoli, scooter in fuga da un posto di blocco: due pistole lanciate davanti al teatro San Carlo
di Nico Falco
Domenica 16 Settembre 2018, 09:00
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Lo scooter percorre via San Carlo, arriva alla curva prima di raggiungere piazza Trieste e Trento vede che davanti alla Fontana del Carciofo c'è un posto di controllo delle forze dell'ordine; inverte bruscamente la direzione e torna indietro, di nuovo lungo via San Carlo, e l'autista e il passeggero, temendo di essere stati visti, subito dopo la manovra si liberano delle armi lanciandole al lato della strada. La ricostruzione è una delle piste su cui stanno lavorando i carabinieri della Compagnia Centro, che stanno indagando sul ritrovamento di due pistole abbandonate ieri mattina nei pressi del Teatro San Carlo. Un passo in avanti potrebbe arrivare dall'esame della videosorveglianza, tra le ipotesi c'è quella di una consegna di pistole mandata all'aria dalla presenza dei carabinieri.
 
Le armi sono state scoperte intorno alle 6.30 di sabato dall'Asia, durante lo spazzamento della strada. Non erano nascoste, erano a terra. Lanciate da un'auto o da uno scooter in corsa. Due semiautomatiche, una Beretta 9x19 e una Baykal 9x21 di fabbricazione russa, entrambe con matricola abrasa e con caricatore vuoto, una delle due con colpo in canna. Una era finita davanti ai porticati del San Carlo, seminascosta da una colonna, l'altra era accanto al marciapiede davanti all'ingresso dei Giardini Reali. Probabilmente erano state gettate un paio d'ore prima, dopo le 4, quando la strada è deserta. Le due armi verranno analizzate per risalire alla provenienza e per scoprire l'eventuale utilizzo in recenti fatti di sangue. Sono state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza puntate su via San Carlo, che potrebbero aver ripreso il momento in cui le pistole sono state lanciate, e quelle installate lungo le strada da cui potrebbe essere arrivato chi le stava trasportando.

La pista maggiormente verosimile è quella secondo cui chi aveva le pistole si stesse dirigendo verso piazza Trieste e Trento e che abbia invertito la direzione alla vista dei carabinieri, anche se per il momento non viene scartato il percorso inverso e l'incontro con un'altra pattuglia. Di certo, la scelta di liberarsi in quel modo di due pistole funzionanti deve essere stata dettata dalla fretta e dalla necessità di non farsi trovare armati. Poi c'è il particolare del munizionamento: con una sola pallottola a disposizione, appare poco verosimile che dovessero essere usate per una stesa. Difficile anche che quel proiettile fosse l'unico rimasto dopo un raid: l'assenza delle tipiche tracce lasciate sulle armi dopo gli spari porterebbe ad escludere che le pistole fossero state usate da poco e quindi anche collegamenti con la stesa che nella notte c'è stata nel quartiere Mercato. Resta in piedi l'ipotesi di una consegna di armi, ma anche quella della rapina: le pistole potrebbero essere quelle di due criminali di ritorno da una notte di caccia.
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