Napoli, scoperta una centrale di documenti falsi al corso Malta: preso 51enne

Napoli, scoperta una centrale di documenti falsi al corso Malta: preso 51enne
Venerdì 9 Febbraio 2018, 13:54 - Ultimo agg. 10 Febbraio, 09:32
2 Minuti di Lettura
Nel contesto delle attività investigative per il contrasto alla produzione e diffusione di documenti falsi, recentemente incentivate per la crescente minaccia riferita ai noti fenomeni immigratori e alla circolazione di soggetti ricercati orbitanti sia nell’ambito della criminalità organizzata di matrice campana sia del terrorismo internazionale, il comando carabinieria antifalsificazione monetaria ha focalizzato l’interesse operativo nei confronti di originatori di flussi di smercio operanti nell’area napoletana.

I controlli hanno portato a Napoli, al Corso Malta, dove era stato allestito un laboratorio di documenti falsi da Enrico Vallo, 52 anni, napoletano, già censito dalle forze dell'ordine per specifici precedenti correlati alla produzione e al traffico di documenti identificativi e valuta falsa. Ieri, alle 16, i carabinieri sono intervenuti proprio mentre Vallo stava per effettuare l’ennesima consegna di una carta di identità falsa in policarbonato (di ultima generazione), appena prodotta in favore di uno straniero clandestino di origine africana.

L’immediata irruzione nel laboratorio di produzione consentiva il sequestro di 73 supporti cartacei per la produzione di carte d’identità false; 2 patenti in policarbonato false, di nazionalità italiana e dello Sri Lanka, rispettivamente realizzate per un cittadino italiano e straniero; 142 marche amministrative false dei comuni di Napoli e Roma, funzionali alla falsificazione delle carte di identità cartacee; un certificato di abilitazione per la conduzione di veicoli speciali; due computer, uno dei quali utilizzato per la produzione e stampa del documento identificativo falso destinato alla successiva consegna; 2 stampanti; 1 termoplastificatrice per stampa su supporto in policarbonato. Vallo ora si trova nel carcere di Poggioreale.

L’allestimento del laboratorio clandestino, organizzato con i dispositivi tecnici sequestrati, consentiva di poter vendere  documenti falsi di ottima qualità a prezzi ritenuti particolarmente accessibili (circa 500 euro per un documento falso, prezzo variabile in funzione della complessità del documento da riprodurre e della identità del destinatario).
© RIPRODUZIONE RISERVATA