Napoli. La protesta e la rabbia: «Scuola negata a seicento disabili»

Napoli. La protesta e la rabbia: «Scuola negata a seicento disabili»
di Maria Pirro
Domenica 14 Settembre 2014, 10:09 - Ultimo agg. 10:15
1 Minuto di Lettura




«Le lezioni domani non iniziano per oltre seicento alunni disabili, perché è sospeso il servizio di trasporto e assistenza specialistica finanziato dalla Provincia, su richiesta, nei 170 istituti superiori di Napoli e dell’hinterland». Lo segnala con amarezza Toni Nocchetti, presidente di “Tutti a scuola”, l’associazione di genitori in prima linea nel denunciare i diritti negati.





Un papà, Giancarlo Marzano, racconta: «Valeria è iscritta al quinto anno del liceo psicopedagogico Giuseppe Mazzini. Senza l’aiuto di un operatore specializzato, mia figlia non può comunicare né con gli insegnanti né con i compagni di classe». Per gli studenti, afflitti da gravi problemi psichici e fisici, il sostegno è indispensabile. Lo sa bene l’assessore provinciale all’istruzione, Maurizio Moschetti, che spiega: «Ogni impegno di spesa in materia di assistenza e diritto allo studio è sospeso perché non è stato ancora approvato il bilancio dell’ente, i cui termini sono stati prorogati al 30 settembre. Quindi, spero che da qui a venti giorni sia possibile trovare una soluzione».





--
© RIPRODUZIONE RISERVATA