«Basta doppi turni», la rivolta degli studenti di Napoli con i rifiuti in strada

«Basta doppi turni», la rivolta degli studenti di Napoli con i rifiuti in strada
di Mariagiovanna Capone
Martedì 22 Ottobre 2019, 07:00
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Cassonetti e bidoni della raccolta differenziata spostati e posti al centro della carreggiata, traffico in tilt in tutta l'area collinare e studenti esasperati dalle turnazioni. È un lunedì di tensione al Vomero, e in particolare lungo vico Acitillo, bloccato dalla manifestazione di protesta degli studenti dell'Istituto Statale di istruzione superiore Giustino Fortunato.
 
A quindici mesi dalla chiusura della succursale di via Ernesto Ricci a Soccavo, non c'è alternativa che le turnazioni, che li costringono a raggiungere la sede principale, tra turni mattutini e turni pomeridiani. La difficoltà sottolineata dai ragazzi, oltre che sugli orari (che impediscono loro di svolgere altre attività didattiche o sportive nel pomeriggio), è quella per gli spostamenti da un quartiere all'altro che tolgono tempo allo studio. Un problema che la dirigente scolastica Fiorella Colombai ha tentato di superare, individuando come succursale alternativa un edificio scolastico disponibile nella zona Soccavo-Rione Traiano: il problema è che appartiene al Comune di Napoli mentre le scuole superiori sono gestite dalla Città Metropolitana. Serve quindi un'autorizzazione da parte di Palazzo San Giacomo per l'assegnazione dell'Istituto superiore all'ente di piazza Matteotti. Solo così si potranno avviare lavori di ristrutturazione per rendere idonee le aule.

Sono da poco passate le 8 e gli studenti dell'Istituto Giustino Fortunato di vico Acitillo decidono di non entrare. Sono stanchi delle turnazioni e delle promesse degli amministratori, sono stanchi di tornare a casa all'ora di cena e non avere la voglia e la forza di mettersi sui libri e studiare. Spostano campane della differenziata e cassonetti e bloccano la strada, pensando di avere prima di tutto l'attenzione delle istituzioni riguardo il loro diritto allo studio. «Abbiamo parlato con Comune e Città Metropolitana ma abbiamo ottenuto solo promesse. Le stesse che ci hanno detto un anno fa» spiega il rappresentante degli studenti Vincenzo Rubinacci. «Ora però siamo stufi delle promesse e manifesteremo fino a quando non sarà risolta la questione della succursale». I disagi nascono dalle distanze tra quartiere collinare e residenze degli studenti, che sono più vicine a Soccavo, dove si trovava la succursale. «Ci sono ragazzi che vivono al Rione Traiano e la sera tornano anche alle nove. Orari simili anche per coloro che frequentano il serale» insiste Rubinacci. Questo perché ci sono pochi collegamenti, del tutto insufficienti, tra Soccavo e Vomero.

Nel luglio 2018 la succursale di Soccavo si ritrova piano terra e fondamenta totalmente piene d'acqua. Vengono allertate le autorità competenti e i tecnici dichiarano l'edificio di via Ernesto Ricci inagibile per la rottura di una tubatura che perdurava da tempo e aveva portato a ingenti infiltrazioni nel sottosuolo, che hanno causato la formazione di numerose crepe, profonde e diffuse in tutte le pareti. A settembre 2018, quindi, gli studenti iniziano l'anno scolastico con le turnazioni e anche allora manifestarono il disappunto per una «situazione insostenibile». Sebbene la dirigente Colombai avesse individuato già in primavera nella struttura dell'ex Copernico al rione Traiano l'alternativa alla turnazione, il problema burocratico pare insormontabile da mesi. Mancano appunto le autorizzazioni del Comune di Napoli, proprietario dell'edificio, a Città metropolitana, che dovrebbe sia ristrutturarlo (sono stanziati già i fondi) che gestirlo, fissando circa venti classi per la Giustino Fortunato. Le risposte, quindi, devono arrivare dagli uffici delle due amministrazioni. E fino ad allora gli studenti promettono altre manifestazioni e blocchi stradali.
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