Napoli, primo giorno di scuola per molti: gli studenti tra paure e incertezze

Napoli, primo giorno di scuola per molti: gli studenti tra paure e incertezze
di Oscar De Simone
Giovedì 24 Settembre 2020, 12:36 - Ultimo agg. 19:42
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Guardano i cancelli della scuola e cercano di affrontare timori ed incertezze scherzando tra di loro. Sono centinaia gli studenti che questa mattina, dopo sei mesi di stop, sono rientrati in classe. Una ripresa anomala come mai ce ne sono state prima. Una mattina segnata dall'attesa e dall'inconsapevolezza delle nuove regole da seguire all'interno degli istituti. Un vero rebus che tiene tutti con il fiato sospeso mentre, in file diverse per classi e sezioni, varcano i cancelli. C'è chi non vede l'ora di ricominciare per ritrovare gli amici e chi invece, dopo il lockdown, vive ancora tra paure e preoccupazioni. Anche i genitori – come se fosse la prima volta – accompagnano i figli all'esterno dei cancelli. Un segno di protezione ed “ispezione” degli spazi nuovi in cui, per il resto dell'anno, i propri ragazzi dovranno muoversi e studiare. 

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«Speriamo che tutto passi velocemente – dicono – e senza ulteriori problemi. Sappiamo che la scuola ha fatto tutto il possibile e per questo siamo fiduciosi nella ripresa delle lezioni. Ma dobbiamo anche contare sul buon senso e sulla responsabilità dei ragazzi».

Un senso di responsabilità ed una attenzione che, almeno per alcuni di loro, non è sempre presente. 
«Ho più paura dei miei coetanei che del coronavirus – afferma una studentessa – perchè in tanti lo sentono come un problema lontano. Già nei treni della metro si vede come l'attenzione sia bassa. La mascherina viene portata al braccio e mi aspetto di tutto in classe. Sarà necessario prestare la massima attenzione e non farsi sopraffare dalla voglia di ritornare alla normalità».
 
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In questo però, subentrerà l'impegno della scuola. Un lavoro che sarà incessante e che mai come quest'anno, prevederà una vigilanza costante sugli alunni in classe e nei corridoi.

«Voglio dire ai genitori – dichiara la dirigente dell'istituto tecnico Augusto Righi Giovanna Martano – che è stato fatto tutto il possibile per mettere gli studenti in sicurezza. Abbiamo acquistato strumentazioni utili a rilevare la temperatura corporea. Macchinari per la sanificazione di ambienti, scarpe e mani di chi varca i nostri cancelli. Siamo stati rispettosi di tutte le prescrizioni imposte dal governo ed i nostri referenti covid, sono pronti in qualsiasi momento. Il nostro istituto ha anche stabilito che non potranno entrare ragazzi con mascherine di stoffa. Abbiamo imposto l'uso di FFP2 o di mascherine chirurgiche. Questo per aumentare il livello di sicurezza interpersonale. Non abbiamo lasciato niente al caso. Crediamo nel valore dell'istruzione e della responsabilizzazione personale. Per questo abbiamo chiesto ai nostri ragazzi di aiutarci a mantenere la scuola pulita e sicura. Questo momento deve passare grazie anche all'aiuti di ognuno di noi. Il coronavirus non può e non deve fermarci».

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