Una giornata di sciopero generale per rimanere al fianco dei lavoratori e dei pensionati, per ribadire che è “non è andato bene niente”. Con questo intento stamattina davanti la prefettura, in piazza del Plebiscito, si sono incontrati rappresentanti dell'unione sindacale di base, della sanità e della scuola. Una protesta che in diverse piazze italiane, ha voluto mettere in evidenza criticità e preoccupazioni che in questi mesi hanno coinvolto numerose categorie e comparti produttivi.
LEGGI ANCHE De Luca: «Nasce il polo dell'innovazione a Napoli»
«Gli ospedali ci sono in questa regione – commenta Pasquale Vitiello dell'esecutivo regionale Usb – ma sono ancora chiusi.
Anche la scuola infatti, come testimoniano le insegnanti in strada, vive momenti di stallo ed incertezza mai riscontrati prima. «Le scuole d'infanzia e le primarie sono riaperte – dichiara l'insegnatne Maria Vittoria Tirinato – ma ormai c'è sfiducia ed insicurezza da parte di molti genitori. In questo ci sono errori, a nostro avviso, anche da parte delle istituzioni che hanno rappresentanto la scuola come luogo insicuro e veicolo di contagio. Questo ha creato non pochi problemi soprattutto per quanto riguarda l'insegnamento che – a distanza – farà danni nei ragazzi che devono subirlo. La paura purtroppo influisce sull'atteggiamento di molti genitori che ancora adesso non si rendono conto della situazione».