Selfie sul trono dei Borbone, lo sfogo di Carla: «Offese sessiste per un'ingenuità»

Selfie sul trono dei Borbone, lo sfogo di Carla: «Offese sessiste per un'ingenuità»
di Cristina Cennamo
Venerdì 18 Maggio 2018, 12:29
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L'esposizione mediatica non è facile da gestire e Carla Ciccarelli, in queste ore al centro delle polemiche per la foto sul trono dei Borbone a Palazzo Reale, se ne è resa conto a sue spese. 

Un bailamme di commenti e giudizi non proprio positivi, che hanno invaso il web ed i social con aspre critiche che certo non avranno fatto piacere alle quattro protagoniste della vicenda.

Contro quanti l'hanno derisa e criticata, la Ciccarelli ha pubblicato allora un post sulla sua bacheca Facebook, volutamente aperto a differenza del resto della sua bacheca che nel giro di poche ore è diventata blindata. 

«Oggi il mio POST va a tutte le persone che mi hanno derisa, giudicata, apostrofata con gli aggettivi più offensivi della lingua italiana», scrive infatti Carla. «Ebbene, mi rivolgo a tutti i “critici d’arte” che non sapevo fossero così numerosi nel contesto giuglianese e napoletano; a tutti quelli che nella loro vita non hanno mai commesso un gesto ingenuo; a tutti questi “giudici” che spero siano davvero così irreprensibili, da non sentire poi sulla loro coscienza il peso di giudizi infamanti e affrettati, espressi senza conoscere la realtà dei fatti». 

Una premessa che la dice lunga sull'umore della donna, che giustamente reclama il suo diritto di replica digitale.
«Ecco, volevo presentarmi a chi forse ha dimenticato chi sono o nemmeno mi conosce - scrive ancora Carla - e a chi diversamente da me, ritiene evidentemente di essere perfetto. Mi chiamo Carla Ciccarelli, e non incarno ahimè la perfezione; sono bensì fatta di carne e ossa. Sono un avvocato, una lavoratrice, un’appassionata di libri e di cultura in genere, una mamma di due splendidi bambini e una moglie. E’ vero sono anche la stessa persona che si è fatta scattare ingenuamente una foto con tre amiche durante una cena di gala su quello che ha appreso solo dopo essere il trono appartenuto ai Borbone, senza avere la minima consapevolezza dell’autenticità dello stesso, né del pregio inestimabile di un tappeto che appariva del tutto anonimo. Peccato che la mia immagine è stata lesa in tutti i modi possibili. Peccato che continuo a ricevere ancora in privato offese di natura sessista che nulla hanno a che vedere con l’ingenuità commessa. A voi, estimatori dell’arte, esperti, conoscitori delle bellezze napoletane, esseri perfetti e irreprensibili rivolgo un serio invito a riflettere su una questione davvero importante: la gogna mediatica ha negli ultimi tempi “ucciso” diverse ragazzine; io in qualità di cristiana cattolica ringrazio Dio che mi ha donato una tempra così forte da resistere agli “urti”. Allo stesso modo ringrazio invece chi in questo mondo cattivo, ipocrita, di falsi moralisti ha avuto il coraggio di difendermi o quantomeno comprendere questo gesto infantile che non dovevo fare; vi ringrazio veramente di cuore perché non immaginate quale conforto, sollievo e forza per continuare ad andare avanti mi state dando in questo brutto momento della mia vita».

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