Napoli senza turisti, taxi sul lastrico: «Bruciati 80 euro al giorno»

Napoli senza turisti, taxi sul lastrico: «Bruciati 80 euro al giorno»
di Valerio Esca
Lunedì 22 Giugno 2020, 08:30
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La prima prenotazione per bus turistici è segnata in agenda per la primavera 2021. «La situazione è drammatica - l'allarme del presidente Associazione bus turistici Campania Riccardo Lucherini - Da aprile ad oggi non abbiamo incassato un solo euro. Abbiamo ricevuto il 100 per cento delle cancellazioni e zero prenotazioni». Gli Ncc invece lamentano perdite dell'85 per cento a Napoli e del 100 per cento in costiera; mentre i tassisti napoletani sono disperati: «Senza turismo stiamo lavorando con flotte ridotte del 50 per cento, non riusciamo neanche più a pagarci le spese» fa sapere Vincenzo Donzelli, dell'Unione tassisti italiani, sindacato di categoria.
 

 

Seimila le imprese di bus turistici con 35mila veicoli e cinquemila persone dell'indotto che dal primo settembre saranno licenziate. Prenotazioni zero, cancellazioni al 100 per cento, prime richieste da annotare nella prossima primavera: «Riprendere a lavorare a pieno regime il prossimo anno è utopico. Se a ottobre ci fosse una ricaduta e una ripresa della circolazione del virus noi siamo morti - tuona Lucherini - Abbiamo avuto una call con il sottosegretario del ministero dei Trasporti, ma non hanno nulla di concreto da proporre, soltanto parole. Abbiamo proposto l'estensione del fondo perduto per un trimestre, ci è stato risposto che non si può, che non è competenza del ministero delle Infrastrutture. Allora abbiamo provato a chiedere, come è stato fatto per l'Imu con gli alberghi, di sospendere la tassa di possesso, niente. Neanche il rimborso sulle accise. Infine la cassa integrazione andrebbe prorogata almeno fino a dicembre, oltre al fatto che non è ancora arrivata ai lavoratori. Trascorso il 31 agosto - spiega Lucherini - non potrò più mantenere i miei 18 dipendenti, perché non ho lavoro. Credo che sia necessario un intervento dello Stato. E i mesi duri non sono ancora arrivati». Intanto le gite scolastiche sono state tutte annullate da marzo ad oggi, il turismo non decolla e il mercato crocieristico è completamente bloccato. Basti pensare che solitamente il porto di Napoli ospita tre-quattro navi da crociera al giorno, per cinque giorni a settimana. Oggi neanche l'ombra. Forse a settembre, stando alle previsioni, arriverà una nave da crociera a settimana, con passeggeri ridotti. «Un'altra cosa che ci penalizza - rimarca il presidente dell'Associazione bus turistici - è il distanziamento sociale. Un bus di 50 posti può trasportare 30 passeggeri e i costi sono gli stessi. Chi affitterebbe un bus turistico a prezzi quasi raddoppiati?». Dal primo ottobre ripartono anche i pagamenti dei leasing «nonostante i nostri incassi siano stati pari a zero».
 

Le aziende del mondo Ncc, noleggio con conducente, che lavorano prevalentemente con i turisti, soprattutto stranieri, lamentano perdite dell'85 per cento a Napoli città e del 100 per cento in costiera. «A Napoli qualcosina si riesce a fare, con i professionisti in città per viaggi di business, qualche avvocato, ma nulla più - racconta Pasquale Muto, consigliere regionale dell'Acncc (Associazione campana noleggio con conducente) - I miei colleghi della costiera, dove si lavora solo con i turisti, sono fermi ai box da mesi. Sperando che a luglio qualcosa cominci a muoversi e che qualcuno torni in regione». Un indotto in Campania, dove ci sono ben 160 aziende Ncc, che ammonta a 100 milioni di euro.
 
 

I tassisti napoletani alzano bandiera bianca. Si sta lavorando a giorni alterni, con la flotta ridotta della metà rispetto al solito. «Registriamo una perdita dell'80 per cento - evidenzia Donzelli, dell'Uti - Di media restiamo fermi in un posteggio anche tre ore e non riusciamo più ad incassare neanche il minimo per rientrare con le spese». Alcuni tassisti tornano a casa a mani vuote, ma in media l'incasso è di 20 euro al giorno contro i 100 del periodo pre-Covid. Intanto domani le guide turistiche torneranno a protestare sotto il palazzo della Regione. «I problemi sono tanti e gravi: bonus e cassa integrazione per chi non ha ancora ricevuto nulla, Pompei ed altri siti archeologici e museali, assistenza futura per chi dovrà affrontare l'incerto futuro lavorativo, programmazione per ripartenza e rilancio del nostro territorio e tanto altro - rimarca Nino Fiorentino, uno dei decani delle guide campane - Siamo arrabbiati, delusi e indignati nei confronti di questi nostri amministratori che ancora si dimostrano insensibili di fronte a tanta ingiustizia, disorganizzazione ed incapacità da parte di molti elementi». 

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