Napoli, sequestrato l'arsenale dei Carrillo: la cosca si riarmava per prendere il controllo di Pianura

Napoli, sequestrato l'arsenale dei Carrillo: la cosca si riarmava per prendere il controllo di Pianura
di Luigi Sabino
Giovedì 21 Aprile 2022, 18:15 - Ultimo agg. 21:15
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Il quartiere Pianura è sull’orlo di una nuova faida di camorra. E’ questo il timore degli investigatori alla luce dei recenti sequestri di armi. L’ultimo, quello più consistente, ieri pomeriggio ad opera dei poliziotti della Sezione Investigativa del locale commissariato, diretto dal vicequestore aggiunto Arturo De Leone.

Una vera e propria santabarbara quella recuperata dagli agenti all’interno di due palazzi di edilizia popolare in via Evangelista Torricelli, zona considerata sotto il controllo del sodalizio Carrillo. Nelle controsoffittature un fucile mitragliatore d’assalto Kalashnikov, una pistola mitragliatrice Ingram M11 calibro 9, due pistole a tamburo di cui una Smith & Wesson calibro 357 Magnum e l’altra marca Astracal calibro 38, oltre a 135 proiettili di vario calibro.

A rendere più cospicuo il bottino dei polizotti quasi un chilo di hashish, alcuni grammi di cocaina e materiale per il taglio e il confezionamento della sostanza stupefacente.

Un dettaglio interessante è che il micidiale mitragliatore potrebbe essere l’arma imbracciata qualche giorno fa da una vedetta della cosca, la cui presenza su uno dei tetti della zona, era stata segnalata dai residenti. Alla segnalazione era seguito, quasi immediatamente, un blitz degli stessi poliziotti anche questo conclusosi con il sequestro di armi e, soprattutto, di caschi e giubbotti antiproiettili, questi ultimi del tutto simili a quelli in dotazione alle forze armate. Due ritrovamenti, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, che, per gli investigatori, hanno un solo significato. I clan si stanno riarmando e le probabilità che una nuova guerra possa esplodere è elevatissima. Da tempo, infatti, i Carrillo, considerati gli eredi del sodalizio Pesce-Marfella, mirano ad allargare la propria sfera d’influenza su tutto il quartiere contrapponendosi al sodalizio Esposito-Marsicano, quest’ultimo composto da quello che resta della cosca Mele. Uno scontro in cui momenti di calma apparente si alternano a improvvise esplosioni di violenza. A rendere ancor più complesso il quadro investigativo sono le ingerenze di altre organizzazioni criminali. Gli Esposito-Marsicano, ad esempio, avrebbero incassato l’appoggio degli Esposito di Bagnoli mentre i Carrillo godrebbero del sostegno di alcuni soggetti appartenenti alla mala del vicino quartiere di Soccavo.

Uno scenario inquietante in cui, non si esclude, potrebbe collocarsi anche l’ultimo omicidio avvenuto nella zona, quello di Enrico Marmoreo, trucidato pochi giorni fa in piazzale Gabriele D’Annunzio, a pochi passi dallo stadio ‘Diego Armando Maradona’. Qualche tempo prima, la vittima, già noto agli investigatori per reati in materia di stupefacenti, era stato controllato con alcuni ras degli Esposito-Marsicano.

Un dettaglio che potrebbe rivelarsi importante per le indagini anche se, al momento, la pista ritenuta più attendibile è quella che porta a un regolamento all’interno del mondo degli spacciatori. Quello che è certo, invece, è che le forze dell’ordine hanno alzato il livello di guardia su Pianura, diventata, nuovamente, ‘area calda’. Uno scenario preoccupante se si considera che, in realtà, l’intera periferia occidentale è in fibrillazione. Due giorni fa, colpi di pistola sono stati esplosi a Soccavo, dove l’indebolimento dei Vigilia avrebbe rinvigorito le ambizioni di vecchi affiliati alla cosca Grimaldi. A Fuorigrotta, invece, la tensione resta alta dopo l’incursione armata contro l’abitazione del boss Vitale Troncone, già gravemente ferito in un agguato nel dicembre scorso. 

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