Comitato in prefettura a Napoli, le decisioni: revoca della licenza per chi vende armi e alcol ai minori

Comitato in prefettura a Napoli, le decisioni: revoca della licenza per chi vende armi e alcol ai minori
Mercoledì 1 Giugno 2022, 17:01 - Ultimo agg. 2 Giugno, 08:31
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Sanzioni fino alla revoca della licenza per chi vende alcol o armi ai minorenni. È una delle misure decise in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato questa mattina dal prefetto di Napoli Claudio Palomba, al quale hanno preso parte il sindaco di Napoli e della Città metropolitana Gaetano Manfredi e i vertici locali delle forze dell'ordine.

«Abbiamo concordato una serie di interventi - ha spiegato il prefetto Palomba - da un rafforzamento dei controlli soprattutto in alcune zone, seguirà a brevissimo un tavolo tecnico anche concordato con il sindaco che ci ha rappresentato la necessità di un intervento specifico su piazza Garibaldi, e si interverrà anche nelle scuole abbiamo concordato un piano di comitati nelle scuole. Ma soprattutto concorderemo delle misure sanzionatorie nel caso di abuso e vendita di alcolici ai minorenni fino alla revoca della licenza, e altrettanto nel caso di vendita di armi o coltelli a soggetti minori. Partiremo con delle comunicazioni di avvio del procedimento ai soggetti titolari di questi esercizi commerciali, e poi concorderemo le misure di sanzione o revoca a seconda della gravità dell'infrazione. A questo si aggiungerà il rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza a breve». 

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«Stiamo per chiudere finalmente l'intesa sulla Galleria Umberto dove verrà fornito in un accordo pubblico-privato, anche un sistema di videosorveglianza, di vigilanza notturna», ha aggiunto Palomba. «La settimana prossima incontreremo tutte le associazioni di categoria del territorio perché pensiamo che un rafforzamento di questo tipo debba passare attraverso un accordo Napoli è di tutti, non solo delle istituzioni, è interesse di tutti che ci possa essere una intesa di questo tipo».

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«Abbiamo avuto una prima tranche di rinforzi estivi che riguardano tutta la città metropolitana ma chiederemo ulteriori rinforzi estivi in quanto Napoli, ma anche l'hinterland, ha bisogno nel periodo estivo di una maggiorazione delle forze dell'ordine - ha detto ancora il Prefetto - ci accingiamo, dopo questa prima risposta, a chiedere ulteriori rinforzi, ho incontrato i sindaci della fascia costiera e mi hanno fatto la stessa richiesta».  Ad oggi, ha spiegato Palomba, la risposta avuta è di 80-90 unità. «Abbiamo avuto una risposta dai carabinieri e guardia di finanza, dobbiamo avere una risposta dalla polizia di stato». Numeri del tutto insufficienti «se si pensa anche a le isole di Ischia, Capri, Procida».

Una richiesta, quella del prefetto, ribadita in pieno anche dal sindaco, Gaetano Manfredi. «È una dotazione insufficiente se pensiamo a Ischia, Capri, numeri insufficienti se confrontati con quelli mandati in altre parti d'Italia - ha detto il primo cittadino - non ci deve essere una sottovalutazione, la stagione turistica richiede maggiori controlli». 

Rinforzi, ma non solo: «Serve un piano sociale cha parta dalle famiglie, dalla scuole e che non focalizzi l'attenzione solo sulle forze dell'ordine», ha sottolineato il Prefetto. «Napoli ha bisogno di interventi più radicali. Il lavoro deve essere di squadra e multidisciplinare. E mi sembra che adesso i giocatori in campo stiano giocando tutti la stessa partita. Se è tardi? Voglio lanciare una ventata di ottimismo. Si può sempre recuperare». 

Il Prefetto è tornato poi sul caso delle sorelle sfregiate con l'acido: «Un episodio non ricollocabile nel tema dell'ordine e della sicurezza ma in quello più ampio del disagio sociale. Pensare che si esca con bottigliette di acido per deformare una persona è inqualificabile. Aspettiamo che gli organi investigativi ci diano delle risultanze e ci fa piacere che in questo come in altri casi, come quanto avvenuto a Marechiaro, hanno individuato i responsabili. È comunque un dato di fatto che ci sia stata un aumento della violenza sia a livello giovanile che generale».

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