Sindacati, parte la settimana di mobilitazione. La richiesta: "Un piano speciale per Napoli"

Sindacati, parte la settimana di mobilitazione. La richiesta: "Un piano speciale per Napoli"
Domenica 8 Dicembre 2019, 17:53
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Parte la settimana di mobilitazione di Cgil-Cisl Uil.  Domani alle 9,30, presso la sede Uil in piazzale Immacolatella Nuova 5, Cgil Cisl Uil di Napoli riuniranno gli esecutivi unitari. Al centro della discussione, le iniziative che il sindacato si prepara a mettere in piedi in continuità con lo sciopero generale di quattro ore dell’industria e del terziario dello scorso 31 ottobre.
Il sindacato rilancia la richiesta di un piano di sviluppo per Napoli e per il Mezzogiorno per fermare un processo di deindustrializzazione che va avanti da troppo tempo e che registra negli ultimi 10 anni la perdita di circa il 40% della capacità produttiva industriale e chiede di introdurre nella manovra economica un intervento organico e speciale per Napoli e per la sua Area Metropolitana.

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Tre i momenti di incontro nazionali  che si svolgeranno in Piazza Santi Apostoli a Roma dalle 10 alle 13.
Il 10 dicembre l'assemblea sarà dedicata alle questioni del Mezzogiorno, dell’industria, dei servizi e di uno sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello sblocca cantieri.

Il 12 dicembre ci si incontrerà per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali.

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Il 17 dicembre si discuterà sulla riforma fiscale per una redistribuzione a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per ridurre il fenomeno dell’evasione; sulla previdenza, per un’effettiva rivalutazione delle pensioni e per proseguire nell'opera di riforma della legge Fornero in un’ottica di effettiva flessibilità verso il pensionamento; per chiedere un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza.

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