Napoli, babygang scatenata a Soccavo: ragazzo picchiato e minacciato con la pistola

La vittima riempita di calci, pugni e schiaffi: poi è spuntata l'arma

Un frame dal video diffuso sui social
Un frame dal video diffuso sui social
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 4 Febbraio 2023, 23:00 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 15:21
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Pestato in strada dal “branco” e minacciato con una pistola puntata alla testa. È successo a Soccavo, alcune sere fa, ma il video che riprende le agghiaccianti fasi dell’aggressione è stato diffuso solo ieri, e rilanciato dall’ex consigliere regionale - e oggi parlamentare di Europa Verde - Francesco Emilio Borrelli.

Vigliacchi, violenti, spietati: erano almeno in cinque i componenti della baby gang (dalle immagini si evince chiaramente che siamo di fronte a giovanissimi, e forse anche minorenni) entrata in azione l’altra notte a Soccavo, all’incrocio tra via Tevere e via Po. Non è ancora chiaro il giorno e l’ora in cui i fatti si sono verificati. Di certo ci sono solo quei fotogrammi ripresi da un coraggioso residente della zona, che poi ha girato il video a Borrelli. lo ha fatto, sostiene, dopo aver visto un altro filmato di ordinaria violenza diffuso sempre dal parlamentare: quello di un assalto a mano armata commesso a Ponticelli. 

È durissimo l’affondo del deputato Borrelli. «A Soccavo - dice - pestano un ragazzo in strada e lo minacciano con una pistola: “Ti sparo in testa”, la minaccia. Dopo il brutale episodio che abbiamo denunciando nel parco Conocal di Ponticelli, ora accade questo.

Siamo davanti a una violenza dilagante senza freno, ormai si ammazza a cuore leggero». 

Ed in effetti a guardare quelle immagini si coglie una brutalità assurda e gratuita. Protagonisti, lo ripetiamo, tutti giovanissimi. Il gruppaccio sfoga tutta la propria rabbia su un ragazzino che cerca inutilmente di difendersi, di parare i colpi: calci, pugni e persino sputi sul volto, prima che uno dei teppisti estragga una pistola, puntandogliela all’altezza degli occhi. Già, le armi: quelle che ragazzini e adolescenti continuano a portare addosso, e quel che è peggio, ad usare con disarmante disinvoltura. «Le immagini che ci arrivano da Soccavo sono inquietanti - prosegue nella sua denuncia il parlamentare napoletano - In via Tevere, all’incrocio con via Po, un gruppo di persone ha accerchiato e pestato un ragazzo con calci, pugni e schiaffi. Ma quello che lascia di stucco è che uno degli energumeni ha estratto una pistola puntandola verso la vittima. “Ce le abbiamo davvero, ti sparo in testa”, così lo avrebbe minacciato. Non sappiamo se si tratta di un’arma vera o finta, fatto sta che è una scena assurda, degna del far west che è ormai all’ordine del giorno in tante zone di questa città». 

Ora, anche se non sono chiare le ragioni (ammesso che possa esservene una, di fronte a tanta violenza); e anche se il video riprende le ultime fasi dell’assalto, un fatto appare chiaro: la disinvoltura con la quale un gruppo di giovanissimi fa ricorso alla violenza e ad una pistola è disarmante. «Una tragedia sfiorata - commenta ancora Borrelli - ma quello che più preoccupa è il dilagare senza freno di una violenza feroce. Questo episodio è avvenuto pochi giorni prima dell’ennesima rapina che abbiamo denunciato a Ponticelli, nel parco Conocal. Lì cinque banditi si sono posizionati dinnanzi ad un’automobile, puntando la pistola contro il malcapitato alla guida. L’uomo è stato fatto scendere dalla vettura con brutale violenza. In queste condizioni, lo ribadiamo, nessuno è al sicuro. I cittadini hanno paura, e molte volte non denunciano nemmeno, ma noi continuiamo a insistere per portare all’attenzione delle forze dell’ordine questi episodi e dare coraggio alle persone per denunciare». «Purtroppo - conclude il deputato - qui a Napoli si dà piglio alla violenza e si ammazza a cuor leggero. E spesso, quando li beccano, il carcere non lo vedono nemmeno o, dall’interno, si vantano pure sui social delle loro “gesta”. E, altro tema, sembra stia diventando sempre più facile entrare in possesso di un’arma. La situazione è seria e gravissima, occorre fare di più: aumentare i controlli nelle strade e, soprattutto, garantire pene severe e certe a questi criminali».

Video

Devianza minorile all’ordine del giorno. Mentre ancora risuonano le parole del procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, Luigi Riello, pronunciate in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario: «A Napoli, tra i minori, è in atto una vera e propria guerra di sguardi che sfociano quasi sempre in un accoltellamento: si deve lavorare per bonificare e diffondere la cultura della legalità». Il fenomeno, ha insistito Riello «è trasversale e interessa le periferie quando i solotti buoni della città». E sull’emergenza minori, ieri sul Mattino, è intervenuto anche il generale dei carabinieri Andrea Rispoli, Comandante interregionale della Ogaden, sottolineando come per far fronte al fenomeno serva un’azione congiunta e sinergica di tutte le forze sane della città. 

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