Sorelle sfregiate con l'acido a Napoli, si indaga per «deturpazione». Una di loro su Fb: «Invidia e bugie»

Sorelle sfregiate con l'acido a Napoli, si indaga per «deturpazione». Una di loro su Fb: «Invidia e bugie»
Martedì 31 Maggio 2022, 09:51 - Ultimo agg. 13:16
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Ipotizza il reato di «deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso» la Procura di Napoli che, insieme con la squadra mobile della Questura partenopea, sta indagando sul grave episodio avvenuto poco dopo l'una del 30 maggio scorsi lungo corso Amedeo di Savoia, dove due sorelle di 24 e 17 anni sono rimaste ustionate da sei persone, che viaggiavano in sella a tre scooter, le quali hanno lanciato contro le vittime dell'acido prima di darsi alla fuga. Il reato contro la deturpazione permanente della persona contempla una condanna dura, che varia tra otto a quattordici anni di reclusione. Dopo l'agguato le due donne sono state medicate nell'ospedale 'Cardarellì dove hanno trascorso la notte, nel reparto «grandi ustioni», prima di essere dimesse. La sorella maggiore ha riportate lesioni alla guancia sinistra e ad un braccio, mentre la minore alla guancia destra ed al naso.

Intanti si sono interrotti domenica scorsa, intorno alla mezzanotte e circa un'ora prima dell'aggressione, i post sul profilo Facebook di una delle due sorelle vittime del lancio di acido che ha lasciato lesioni ad entrambe, anche sul viso.

L'ultimo post è delle 23.58. A commento di una sorta di proverbio - «Peggio della bugia che ha le gambe corte, c'è l'invidia che ha la lingua lunga» - la giovane scrive una frase costellata da emoticon: «lingua lunga ma di bugie... precisiamo». Un'ora dopo, intorno all'una di notte, l'aggressione.

L'attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Napoli, che ha ascoltato le due ragazze subito dopo essere state medicate dai sanitari del reparto «grandi ustioni» dell'ospedale Cardarelli, sta vagliando diverse ipotesi. Sembra essere prevalente quella che conduce a una vendetta per vicende di tipo sentimentale, ma non si escludono altre piste. Ad entrare in azione, la notte tra domenica 29 e lunedì 30 maggio sarebbero state sei persone, verosimilmente tre ragazze e tre ragazzi, in sella a tre scooter. Altro post dello stesso tenore dell'ultimo, la giovane l'ha pubblicato nel pomeriggio di domenica («quello che odiano di te è perché manca a loro») e anche questo sembrerebbe riconducibile a una querelle di tipo sentimentale. Fa riferimento a presunte «malelingue», invece, quello pubblicato, sempre domenica scorsa, per commentare un altro presunto proverbio («La gente vive di cattiveria, soffre di invidia e sputa veleno»): «Sputano veleno perke c'è tanta merda nella loro vita», ha scritto la ragazza sul suo profilo social. 

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