Napoli, spari tra i turisti in pieno centro: «Qui si rischia di morire, fermateli»

Napoli, spari tra i turisti in pieno centro: «Qui si rischia di morire, fermateli»
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 5 Settembre 2022, 08:30 - Ultimo agg. 17 Settembre, 23:59
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Piazza Trieste e Trento come Pianura e Ponticelli. Che il nodo sicurezza a Napoli sia globale e non risparmi nessuna zona lo dimostra quanto è accaduto l'altra notte nel cuore della città, a pochi metri dal palazzo della Prefettura: colpi di pistola esplosi da un killer solitario che dopo aver ferito un pregiudicato ed aver seminato il panico tra i turisti seduti ai tavolini dei caffè è tranquillamente riuscito a dileguarsi.

Far West Plebiscito. Quando mancano pochi minuti alle due della notte tra sabato e domenica la zona si trasforma in un inferno. Ai primi colpi di pistola qualcuno pensa al fragore dei soliti mortaretti, ma dura poco. Ci vuol poco a capire che poco più in là, nel tratto compreso tra via Cesario Console e piazza Trieste e Trento (stando a una prima e ancora non definita ricostruzione dei fatti) qualcuno ha aperto il fuoco ferendo un uomo di 49 anni e proseguendo poi la sua fuga con la pistola ancora in pugno, continuando a sparare.
Un agguato. Un raid messo a segno in quella che dovrebbe essere la zona più sicura e sorvegliata di Napoli, circoscritta da quel triangolo compreso tra Palazzo Reale, la Prefettura e il San Carlo. Ma la sfrontatezza criminale ha da tempo rotto gli argini della moderazione e del timore di incappare magari in una pattuglia delle forze dell'ordine.

La vittima, che risulta pregiudicata e risiede nel centro storico è stata soccorsa e trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Vecchio Pellegrini. Agli agenti della Polizia di Stato, intervenuti subito nel nosocomio, ha raccontato di essere stato avvicinato da una persona di cui non conosce l'identità e che ha estratto un'arma da fuoco, colpendolo alla gamba destra. Sul luogo indicato dal ferito è stato trovato un bossolo calibro 6x35.

Sono drammatiche le sequenze riprese da un impianto di videosorveglianza presente in piazza Trieste e Trento: quei fotogrammi illustrano meglio di ogni altra cosa i momenti di terrore vissuti da decine e decine di persone ancora presenti in strada, molte delle quali sedute ai tavolini di una caffetteria che resta aperta fino a tarda notte.

Tra loro anche donne e bambini.

Quando ci si rende conto di quello che sta accadendo si scatena il fuggi fuggi generale. A diffondere le immagini, ieri, è stato il consigliere regionale di europa Verde, Francesco Borrelli: «Una cosa inaudita, a due passi dal Palazzo Reale e da piazza Plebiscito - commenta - immagini che testimoniano un clima da guerriglia urbana, con la criminalità che vive e opera a briglie sciolte. Erano state promesse telecamere di sorveglianza e presidi fissi delle forze dell'ordine, ma di queste cose non c'è nemmeno l'ombra».

Al lavoro gli uomini della Squadra mobile di Napoli, diretta da Alfredo Fabbrocini. Ieri mattina il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, ha avuto una lunga telefonata con il questore Alessandro Giuliano, ed oggi con ogni probabilità ci sarà anche un incontro informale con i vertici delle forze dell'ordine. Il prefetto è determinato a dare segnali concreti e fermi contro l'escalation della criminalità comune e organizzata che pare inarrestabile.
Sul piano investigativo i poliziotti coordinati dalla Procura stanno battendo diverse piste. La vittima dell'agguato non sembra inserito in alcun contesto camorristico, e non si esclude che dietro l'agguato possano esserci anche altre causali. Ma la cautela è d'obbligo, considerato che il quadro complessivo nel quale si muovono i clan in città sia in continua trasformazione. Resta poi anche da capire se le intenzioni dello sparatore fossero quelle di uccidere, o semplicemente dare una lezione al 48enne.

Resta, ed anzi dopo quest'ultimo episodio si rafforza ulteriormente l'allarme sicurezza in città. L'estate che stiamo per lasciarci alle spalle è stata contrassegnata da una lunga serie di raid, rapine violente e aggressioni, molte delle quali ai danni di turisti. Il 20 luglio l'aggressione ad una turista olandese, con tanto di pistola puntata alla nuca; nei giorni successivi, altri stranieri aggrediti e rapinati da banditi armati addirittura mentre erano seduti ai tavolini di due bar, di Santa Lucia e - ancora una volta - di piazza Trieste e Trento.
 

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