Spiagge libere, zero controlli a Napoli: «Metteremo i vigili ai varchi»

Spiagge libere, zero controlli a Napoli: «Metteremo i vigili ai varchi»
di Paolo Barbuto
Lunedì 25 Maggio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 14:08
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Dovrà avere una gran pazienza il vigile destinato a sorvegliare mappatella beach. Si metterà lì e conterà quante persone scendono le scale in direzione del mare, raggiunto il limite massimo di bagnanti consentiti, fischietto alla mano, sarà costretto a far sfollare chi è in attesa. Adesso provate a immaginarvi il dialogo fra un povero vigile sudato e una donna con tre bambini al seguito, la borsa ghiacciaia con acqua e coca cola in una mano e quella con frittata di maccheroni e panini tonno e pomodori nell’altra... «No, guardi, signora lei non può andare sulla spiaggia. Il limite massimo è stato raggiunto». La reazione della signora riusciamo a immaginarla parola per parola, solo che nessuna di quelle parole può finire sulle colonne di un giornale...

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Perdonateci se l’abbiamo presa a ridere, sappiamo che la questione è dannatamente seria e va trattata con delicatezza.

Stiamo parlando delle norme per la riapertura delle spiagge che vanno rispettate dei gestori dei lidi, ma anche dai gestori delle spiagge libere. Però mentre i lidi stanno ritardando l’apertura per mettersi in pari con ogni singola richiesta, il gestore delle spiagge libere, cioè il Comune di Napoli, lascia che le spiagge vengano liberamente frequentate, con tutto il caos che potete immaginare.
 

 

Sulla spiaggia, anche su quella libera, è necessario che ogni ombrellone abbia uno spazio di dieci metri quadri, che ci siano rigorose norme su ingressi e uscite differenziate, che vengano sanificate le eventuali aree comuni e, soprattutto, che non venga mai superato il limite massimo di persone consentito per singolo tratto di arenile. Se un gestore può provare ad organizzarsi con il proprio personale, come fa il Comune di Napoli? «Prova a cercare soluzioni - l’assessore al Mare Francesca Menna sta tentando di risolvere la questione - inizialmente avevamo pensato di delimitare le aree per ogni singolo ombrellone sistemando corde sulla sabbia, poi ci abbiamo rinunciato. Adesso stiamo pensando a un sinergia di controlli: protezione civile e volontari sull’arenile per evitare assembramenti, capitaneria (con la quale parleremo nelle prossime ore) per la gestione della gente sulla battigia, e polizia municipale ai varchi per sorvegliare gli accessi ed evitare che venga superato il limite massimo di persone».

Sono nove in tutto le spiagge libere napoletane, partendo da quella di Colonna Spezzata passando per Rotonda Diaz (mappatella beach, appunto) e Largo Sermoneta, e arrivando fino a quelle di Bagnoli dove sarebbe concessa solo l’elioterapia. Adesso pensate alle difficoltà di organizzare la gestione degli spazi e il rispetto delle regole in quelle spiagge che, da sempre, vivono senza nessuna regola perché appartengono al popolo: «E resteranno totalmente dei napoletani - spiega l’assessore Menna - solo che bisognerà rispettare certe norme che serviranno a tenere lontano il pericolo di nuovi contagi. Sono certa che i napoletani si dimostreranno più rigorosi di quanto ci aspettiamo».

 

Fin da sabato sera, quando è stata pubblicata l’ordinanza, Palazzo San Giacomo s’è messo al lavoro per la gestione delle spiagge. Già detto della richiesta di sostegno che verrà presentata alla capitaneria, sappiamo che della predisposizione della segnaletica si occuperà l’autorità portuale. Nel frattempo si stanno susseguendo le riunioni per la definizione dei ruoli nella gestione dell’accesso agli arenili e della sicurezza. Alla protezione Civile sarà assegnato il compito di indirizzare le persone e di spiegare a ciascun bagnante che vanno tenute le distanze di sicurezza; in caso di sovraffollamento la protezione civile chiederà l’allontanamento e, in caso di difficoltà, si rivolgerà alla polizia municipale per un intervento più convincente.

Per stabilire quante persone saranno ammesse su ogni spiaggia pubblica, nelle prossime ore entrerà in azione un gruppo specializzato che predisporrà tavole puntuali e insindacabili. Per limitare l’accesso quando sarà raggiunto il numero consentito ci saranno i vigili. 

L’ordinanza regionale prevedeva anche per le spiagge libere la possibilità di prenotare online per trovare posto: «Non ci siamo attrezzati per questo e non ci attrezzeremo. Le priorità, per adesso, sono altre», sospira l’assessore Menna. 

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