Napoli, spinta in mare dal fidanzato, Amanda si alimenta da sola: «Tra due giorni voglio essere dimessa»

Napoli, spinta in mare dal fidanzato, Amanda si alimenta da sola: «Tra due giorni voglio essere dimessa»
di Ettore Mautone
Lunedì 15 Giugno 2020, 14:09
2 Minuti di Lettura

Ha cominciato a mangiare e ad alimentarsi da sola Amanda la ragazza di 22 anni finita in mare a Nisida dopo un spinta del fidanzato con cui aveva litigato. E' assistita nella Rianimazione del Policlinico Federico II, da 24 ore è stata estubata e respira bene senza alcun aiuto. La polmonite da inalazione di acqua di mare è in fase di guarigione e anche la frattura del bacino va molto meglio. E' ancora territorizzata per quanto ha passato, pervasa dalla paura ma anche dall'ottimismo tanto da chiedere e farsi promettere dal primario dell'unità di anestesia e rianimazione Giuseppe Servillo di dimetterla entro due giorni.   

LEGGI ANCHE Amanda estubata: migliorano le condizioni della 22enne spinta in mare dal fidanzato a Napoli

«Le condizioni cliniche sono soddisfacenti - spiega il clinico - è cosciente, respira bene, non ha febbre, l'emodinamica è stabile e tutti gli indici di flogosi, alterati per lo shock subito sono rientrati. Oggi ha cominciato a mangiare. Ha molta paura ed ha continuamente con la mamma ed il papà accanto». Una rianimazione tornata aperta quella del policlinico Federico II, con l'accesso dei familiari dei pazienti che così facilitano il processo di guarigione dei pzienti dopo essere stata completamente off limits per circa tre mesi in quanto completamente dedicata, con i suoi 13 posti letto, all'assistenza ai pazienti Covid.

«La ragazza mi ha detto che devo prometterle che tra 2 giorni la dimetto ed io le ho risposto che lo farò solo se quando esce a ballare viene con me ad accompagnarla. Hanno tutti riso compreso i genitori e lei mi ha fatto segno di ok». Un'atmosfera che ha iniziato a stemperare l'angoscia della tragedia sfioata per un pelo. La prognosi, ormai avviata a un responso favorevole, sarà sciolta entro 24 ore. 







 

© RIPRODUZIONE RISERVATA