Napoli, ecco lo sportello “AccoRe AccoRe”: «Basta violenza sulle donne»

Un pool supporterà le donne in cerca di aiuto

Napoli, ecco lo sportello “AccoRe AccoRe”: «Basta violenza sulle donne»
di Alessio Liberini
Martedì 15 Novembre 2022, 21:20
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Un lungo ed emozionato applauso ha accompagnato il taglio dei due nastri di colore rosa e rosso. Così questa mattina è stato inaugurato “AccoRe AccoRe”. Lo sportello Donna nato da un protocollo tra la Cgil Napoli e Campania e l’associazione Dream Team-Donne In Rete di Scampia. Lo spazio, locato all’interno della sede della Filcams Cgil Napoli e Campania di piazza Garibaldi, sarà aperto ogni giovedì pomeriggio dalle ore 15:30 alle 17:30. Al suo interno le donne in cerca d’aiuto saranno supportate da un ricchissimo pool composto dallo staff del centro anti violenza di Dream Team e dalla competenza di avvocate civiliste e psicologhe della Cgil.

Le due parole chiave, che compongono il nome scelto per lo sportello, sono: accoglienza e relazioni. «Con questa iniziativa - ha spiegato Luana Di Tuoro, la segretaria generale Filcams Cgil Napoli e Campania, nel corso della presentazione dello sportello a cui hanno preso parte, oltre a tante donne del sindacato, anche la segretaria Cgil Napoli e Campania, Cinzia Massa, la responsabile Politiche di Genere della Cgil Nazionale, Lara Ghiglione, la presidente di Dream Team-Donne in Rete, Patrizia Palumbo, il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e l’assessore allo Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante -  proviamo a rafforzare il nostro impegno a essere un punto di riferimento per la città. Ai numerosi servizi già attivi, siamo orgogliosi di poter aggiungere nella nostra sede uno spazio dedicato alle donne: vogliamo essere sempre più vicini alle donne stando dalla parte delle donne».

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Ed è per questo che il sindacato campano ha scelto di creare un vero e proprio ponte, in tal senso, sul territorio. Aprendo uno sportello in sinergia con l’associazione di Scampia “Dream Team-Donne in Rete” che da tempo si batte per i diritti delle donne in difficoltà. «Grazie a questo accordo con la Cgil – racconta Patrizia Palumbo, presidente dell’associazione – ci rivolgiamo alle donne che svolgono lavori usuranti alle quali forniremo assistenza sui servizi offerti dal Comune di Napoli. In questo progetto è coinvolto tutto lo staff della nostra associazione: avvocate civiliste, psicologhe, staff del centro antiviolenza. Ogni volta che sarà accolta una donna in difficoltà scatteranno una serie di servizi di supporto».

«Questo progetto – chiarisce la responsabile per le Politiche di Genere della Cgil nazionale, Lara Ghiglione - mette insieme alcune priorità: l’importanza di fare rete con le tante associazioni e valorizzare il lavoro come strumento per prevenire e contrastare la violenza di genere perché permette di autodeterminarsi ed essere libere e monitorare il contesto lavorativo che troppo spesso è luogo di molestie e di violenze psicologiche».

«Con “AccoRe AccoRe” – osserva Cinzia Massa, segretaria Cgil Napoli e Campania - ci rivolgiamo a tutte quelle donne che hanno bisogno di parlare e di essere ascoltate, che subiscono violenze in famiglia e nei luoghi di lavoro, creando un ponte verso il territorio».

L’importate, ad ogni caso, è continuare a mantenere alta la guardia su una triste tematica che a Napoli resta ancora oggi troppo attuale. A ricordarlo è stata anche l’assessora allo Sport e alle Pari Opportunità di palazzo San Giacomo, Emanuela Ferrante. «Di centri anti violenza – spiega Ferrante - ne abbiamo sei al Comune di Napoli ma purtroppo non bastano. È importante sostenere queste iniziative ed è fondamentale che ci siano in città più centri d’ascolto possibile perché abbiamo bisogno di far comprendere alle nostre donne che ci siamo. C’è una situazione di assoluta emergenza: solo nel 2022 ci sono state 79 vittime di violenza ed è quindi importante che tutta la comunità si impegni per impedire che accadano altre situazioni del genere».

La strada intrapresa da associazioni e sindacati è pertanto quella giusta ma, come ha evidenziato il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, c’è ancora «molto da fare». «La Campania – precisa Ricci - è stata una delle prime regioni nel 1970 a creare un osservatorio sulla condizione femminile. C’è anche una legge sulla parità salariale che abbiamo contribuito a scrivere con Cisl e Uil. Violenze di genere, diseguaglianze economiche e sociali verso i quali bisogna offrire ascolto e supporto. Noi lo facciamo con questo sportello, offrendo consulenze con il nostro sistema dei servizi e con la collaborazione della Filcams e dell’associazione Dream Team-Donne in Rete. Le istituzioni, invece possono e devono fare di più, soprattutto nei confronti delle donne che vivono nei quartieri più disagiati di Napoli, dove anche denunciare violenze e abusi a volta risulta difficile».

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