Napoli, stabilizzati solo 155 Lsu su 394: protesta davanti alla Regione Campania

Napoli, stabilizzati solo 155 Lsu su 394: protesta davanti alla Regione Campania
di Oscar De Simone
Martedì 3 Agosto 2021, 15:07 - Ultimo agg. 15:21
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«Siamo stati sfruttati e trattati come carne da macello per venticinque anni. Oggi, senza nessuna giustificazione, veniamo buttati via come se non contassimo nulla. Vergognatevi di quello che state facendo». Queste le parole che stamattina i lavoratori socialmente utili, in presidio davanti la sede della Regione Campania a Santa Lucia, hanno rivolto al presidente Vincenzo De Luca.

Malcontento che nasce da una delibera della giunta regionale – dello scorso venerdì – che ha deciso per la stabilizzazione di solo 155 lavoratori su 394 che negli ultimi decenni, hanno prestato servizio all'interno di tribunali ed enti locali.

Una decisione motivata dal fatto che gli stessi Lsu, durante il loro periodo di lavoro, avrebbero prestato servizio in altre amministrazioni della regione. 

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«Ma questi lavoratori – afferma il segretario nazionale Uil Campania Osvaldo Nastasi – sono stati inviati con atti ufficiali a prestare servizio presso queste amministrazioni. Non è stata una loro scelta. Oggi vogliamo recuperare questa ingiustizia perchè i lavoratori e le lavoratrici hanno diritto alla stabilizzazione e nel più breve tempo possibile». Una richiesta presentata anche dalla Cgil e dalla Cisl che, attraverso il segretario generale di Napoli e Campania Nicola Ricci e il responsabile del mercato del lavoro Luca Barilà, parlano di ingiustizia sociale senza alcuna motivazione. «È un atto discriminatorio grave e senza senso. La regione a questo punto deve fare un atto di grande coraggio e dimostrare che davvero c'è l'intenzione di contrastare il precariato. Queste sono le occasioni da non lasciarsi sfuggire e va fatta giustizia per tutti. Non possono rimanere a casa oltre 200 persone che proprio per questa regione hanno prestato servizio per oltre venticinque anni. Questo abbiamo chiesto al prefetto ed al ministro Olrando. Abbiamo bisogno di tutti gli aiuti possibili per l'immediata risoluzione di questa vertenza che riteniamo scandalosa».

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