Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Non potrà accostarsi al suo ex fidanzato nei pressi della sua abitazione, del luogo di lavoro, di eventuali posti di culto o ricreativi (come bar, circoli o palestre abitualmente frequentati). Insomma, dovrà stare decisamente alla larga da quello che un tempo era il suo fidanzato.
Un provvedimento cautelare a tutti gli effetti, nel corso di un'inchiesta per stalking, che vede vittima non una donna - come normalmente siamo abituati a raccontare - ma un uomo, a sua volta costretto a cambiare abitudine di vita fino a rivolgersi alle forze dell'ordine. Lei la «stalker», lui la vittima, che addirittura medita il suicidio di fronte a quegli atti persecutori che ne scandiscono la giornata.
Veniva raggiunto al lavoro e in casa, veniva affrontato dalla sua ex che non usava mezzi termini: «Ti ammazzo, ti uccido, non avrò pace fino a quando non ti vedrò morto e non avrò distrutto te e tutta la tua famiglia», era il refrain della donna dopo la rottura del fidanzamento.
Così a casa, così al lavoro, fino a quando la vittima non arriva a meditare un gesto estremo. Aveva infatti pensato di farla finita, di togliersi la vita, insomma di suicidarsi.
Inchiesta condotta dal pm Curatoli, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, titolare delle indagini sulle cosiddette fasce deboli. Sono decine le inchieste che riguardano il reato di stalking, vicende che vedono quasi sempre donne in difficoltà per l'azione persecutoria di ex amanti, ex mariti o semplicemente di soggetti morbosi e pericolosi. Ora il quadro sembra invertito, a giudicare dall'accusa che viene mossa nei confronti di R.M., una donna indicata come protagonista di scene tipo «Attrazione fatale», con continui appostamenti e incursioni nella vita privata altrui.
Tutto ciò è avvenuto al Vasto, in una delle zone più centrali di Napoli, dove la storia dell'amante disperata ha fatto presto il giro del quartiere. E non è un caso che, a sfogliare l'ordinanza di misure cautelari firmata dal gip Fabrizio Finamore spuntano anche le testimonianza di alcuni vicini di casa o di conoscenti della parte offesa.
Parliamo di soggetti che sono stati ascoltati in questi mesi come persone informate dei fatti, che hanno ribadito la presenza della donna in alcuni momenti della giornata e in alcuni contesti abitativi, confermando il racconto reso dall'uomo vittima della presunta azione di stalking. Sotto i riflettori anche il profilo social della donna, caratterizzato da una serie di post all'insegna della rivendicazione espressa rispetto ai torti che riteneva di aver subito negli ultimi mesi.
«Attrazione fatale»: napoletano
perseguitato dalla ex tenta il suicidio
di Leandro Del Gaudio
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Martedì 18 Dicembre 2018, 08:44 - Ultimo agg. :
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