Metropolitana di Napoli allagata: «Colpa degli incivili che lanciano immondizia sul tetto»

L'Anm si difende: il progetto dell'archistar non prevede percorsi per fare pulizia

La copertura del metrò in piazza Garibaldi
La copertura del metrò in piazza Garibaldi
di Paolo Barbuto
Giovedì 17 Novembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 18 Novembre, 07:41
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Piove, Napoli s’allaga, e questo, purtroppo, è abituale. Piove, la stazione Garibaldi della Linea 1 si allaga, e questo non è normale, soprattutto nella terza città d’Italia. Non sono normali neppure i motivi che hanno generato l’allagamento: cumuli di immondizia lanciata sulla copertura della stazione hanno intasato gli scoli dell’acqua che ha iniziato a crescere fino a esondare.

Ieri per tre ore a partire dalle 9, in concomitanza con la prima pioggia battente della mattinata, è scattato il divieto di raggiungere i binari della metropolitana: niente treni in arrivo, niente treni in partenza. Chi doveva raggiungere piazza Garibaldi o andare a prendere il treno alla stazione centrale, è stato costretto ad arrangiarsi.

L’acqua esondata dalla copertura, prima s’è incanalata lungo le infinite scale mobili che portano alla banchina, poi ha invaso pure quella. Di fronte all’allagamento Anm, che gestisce la stazione, non ha potuto fare nulla: tutti sono rimasti fermi ad assistere all’allagamento, in attesa che la pioggia desse una tregua per poi intervenire. «Il problema riguarda lo smaltimento delle acque piovane - hanno spiegato dall’azienda napoletana di mobilità durante le ore della chiusura - i canali sono occlusi e per sbloccarli occorre una procedura che, sotto la pioggia, non è possibile effettuare».

Qui entra in gioco un vecchio problema della stazione Garibaldi che, fin dall’apertura, l’Anm attribuisce alla progettazione: «La copertura della stazione progettata dall’archistar Dominique Perrault è soggetta al lancio costante di immondizia da parte degli incivili, però nel progetto non è previsto un accesso per le pulizie, sicché andare a rimuovere quel pattume prevede l’impiego di addetti che si calano con corde e verricelli.

Impossibile eseguire l’operazione durante un temporale». D’accordo, ma forse sarebbe stato utile pulirla regolarmente prima del temporale che ha causato l’allagamento. 

Anche perché non è la prima volta che questa situazione si verifica.

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Giugno 2015, il sottopasso di piazza Garibaldi, inaugurato in pompa magna due mesi prima, si allaga, e si allaga pure la stazione. Quel giorno accadde esattamente ciò che è successo ieri: l’immondizia lanciata sulla copertura di vetro occluse i canali di scolo e l’acqua si infiltrò dappertutto. Sette anni fa la questione finì al centro di aspre polemiche: il Comune pretese chiarimenti sulla mancata pulizia, ottenne risposte perentorie «non accadrà più, prevederemo la pulizia una volta alla settimana». Si decise anche di piazzare le attuali reti, per bloccare il lancio selvaggio di schifezze, ma la cadenza puntuale della pulizia non è mai decollata. Si ventilò anche l’ipotesi di chiedere all’archistar Perrault una variazione del progetto, per realizzare accessi alla copertura e rendere più facili le pulizie. Ovviamente nessuno ha mai chiesto nulla a Perrault, ovviamente non c’è puntualità nella cadenza della pulizia, ecco perché oggi vi stiamo raccontando la stessa storia di sette anni fa, ecco perché bisognerebbe indignarsi. 

 

Nella giornata nera del trasporto ipogeo napoletano ci sono stati anche altri momenti di grave imbarazzo. Al termine della poderosa pioggia mattutina, l’acqua che è scivolata giù dalla collina di Napoli s’è riversata dentro la stazione Museo generando lievi allagamenti che, però, non hanno influito con la regolare gestione del traffico. In tarda mattinata, invece, a cadere sotto gli strali del maltempo è stata la stazione Toledo, la più bella d’Europa, quella che i turisti corrono a visitare: le infiltrazioni hanno raggiunto il sistema elettrico di quella stazione che è andato in tilt. È stato necessario chiudere per un’oretta i binari di Toledo per rimediare al problema e consentire ai treni di fermarsi in banchina.

Nel corso della mattinata c’è stato anche uno stop totale alla circolazione per motivi di emergenza. Una persona ha avuto un malore sul treno e i medici che le hanno prestato i primi soccorsi hanno disposto che non venisse spostata fino all’arrivo dell’autoambulanza. Si è reso necessario, dunque, fermare la circolazione dei convogli per una mezz’ora. 

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