Napoli, strumenti musicali rubati alla scuola. Il Teatro San Carlo: li ricompriamo noi

Napoli, strumenti musicali rubati alla scuola. Il Teatro San Carlo: li ricompriamo noi
di Giovanni Chianelli
Lunedì 7 Febbraio 2022, 23:48 - Ultimo agg. 9 Febbraio, 07:07
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Dal furto alla gara di solidarietà, nel segno della musica. E come una brutta storia può trasformarsi in una “marcia trionfale”, e ancora come l’arte può legare le star della lirica ai giovani di una periferia napoletana. La vicenda è nota: la notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio sono stati sottratti 54 strumenti musicali all’istituto comprensivo “Nazareth Musto” in via Comunale Margherita, nella zona ospedaliera. Flauti, clarinetti, trombe, tromboni e un sassofono in dotazione alla scuola per la formazione degli allievi, dai corsi di educazione musicale agli attesissimi saggi di fine anno. Il valore degli strumenti è di oltre 6mila euro. Oltre al danno economico il furto è stato avvertito come una ferita alle aspirazioni artistiche degli alunni, tanto più che è avvenuto in una zona disagiata dove non è facile, per le famiglie, permettersi corsi privati di musica e la scuola costituisce l’unica realtà in cui coltivare interessi diversi. L’oltraggio, materiale e simbolico, ha scosso gli ambienti dell’istituto e della comunità che la frequenta.

Una luce di speranza in questa vicenda è stata riaccesa dal teatro San Carlo su invito de Il Mattino. Negli ultimi giorni il quotidiano ha deciso di non lasciare soli gli alunni derubati e si è rivolto ad alcune istituzioni culturali per provvedere al ripristino della dotazione musicale. L’ente lirico ha immediatamente recepito l’invito e sta promuovendo, già a partire da ieri, una raccolta fondi per restituire ai ragazzi del “Nazareth Musto” gli strumenti.

Il sovrintendente Stephane Lissner fa sapere che si sta impegnando per devolvere l’incasso della prova generale dell’“Aida”, sabato 12 febbraio alle 19, all’acquisto dei beni rubati.

Saranno invitati alla prova i giovani dell’istituto come segno di vicinanza dell’istituzione: «La Fondazione Teatro di San Carlo in queste ore sta lavorando per aprire e dedicare la prova generale agli allievi dell’Istituto Nazareth di Scampia, vittime del furto di 50 strumenti musicali» si legge in una nota del teatro di ieri pomeriggio. Inoltre la fondazione ha intenzione di istituire un corner di beneficenza nel foyer del teatro che resterà attivo per tutta la durata della produzione, dal 15 al 26 febbraio; il pubblico potrà così partecipare direttamente alla donazione e sostenere il ritorno alla normalità dopo il furto. «Sarà una gara di solidarietà a cui potranno unirsi anche gli spettatori delle recite successive e lo stesso quotidiano Il Mattino che ha esortato la Fondazione ad avviare la raccolta fondi» scrivono i vertici del teatro; in questi giorni verrà anche formalizzata una media partnership tra il quotidiano e l’ente lirico per dare visibilità alla gara di solidarietà e coinvolgere anche altre istituzioni.

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Il pubblico è invitato a partecipare al di là del prezzo del tagliando, ricorda il comunicato: «I biglietti della prova generale hanno un costo che varia dai 10 ai 30 euro ma sarà possibile fare anche donazioni volontarie». Insomma, con gli alunni in sala e gli spettatori a contribuire si sta avviando una riparazione simbolica del danno: sax a parte, il capolavoro di Giuseppe Verdi vede tra gli strumenti protagonisti proprio flauti e clarinetti, trombe e tromboni, gli stessi sottratti alla scuola. E forse non ci poteva essere migliore occasione, per attivare la beneficenza. Si prevede infatti che gli spettatori dell’“Aida” saranno numerosi dato che sarà un vero e proprio evento: con l’orchestra del San Carlo diretta da Michelangelo Mazza, e la regia di Mauro Bolognini, salirà sul palco del Massimo napoletano una celebrità della lirica, la soprano russa Anna Jur’evna Netrebko nelle date del 15, 18 e 21, le stesse in cui si esibisce il tenore Ysif Eyvazov nella parte di Radames. Serate straordinarie a cui si aggiunge, a sorpresa, la nota solidale. Lissner fa sapere al Mattino che già da oggi chiamerà a raccolta il cast dell’opera, allo scopo di dedicare la generale alla scuola colpita: il sogno è che una parola di vicinanza possa arrivare anche dall’ “ultima divina” (come recita il titolo della biografia che Renato Tomasino ha scritto sulla Netrebko), ormai di casa in Campania, a Napoli e soprattutto al San Carlo dove si era esibita già qualche anno fa nelle vesti dell’eroina verdiana. L’iniziativa è già entrata a far parte del progetto “Il San Carlo per il sociale” con cui il Massimo, nel corso degli anni, ha dedicato le prove generali aperte al pubblico ad enti o associazioni benefiche locali, nazionali ed internazionali, per sostenere cause di solidarietà.

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