Napoli, studentessa affetta dalla sindrome di down si laurea con 110 e lode

Napoli, studentessa affetta dalla sindrome di down si laurea con 110 e lode
Mercoledì 2 Maggio 2018, 15:43 - Ultimo agg. 3 Maggio, 10:34
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Si è laureata a marzo in scienze politiche con 110 e lode: la vicenda di Giulia Sauro, 33enne napoletana affetta da sindrome di down, finisce sotto i riflettori della cronaca dopo gli incontri che la neolaureata ha avuto nei giorni scorsi con il sindaco Luigi de Magistris e oggi con il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Il governatore la definisce «un esempio di intelligenza, forza di volontà e coraggio», mentre il sindaco sottolinea che quello di Giulia è «il terzo caso in Italia di persona down ad ottenere il titolo accademico». Giulia ha conseguito la laurea all'Università Orientale di Napoli, con una tesi sulla Rivoluzione Francese, relatore lo storico Luigi Mascilli Migliorini. A sostenerla nel suo percorso è stato lo Sportello orientamento disabili dell'Orientale: attraverso il progetto «Tutorato alla pari» ha ottenuto tra l'altro una borsa di studio. «Un risultato straordinario», lo definisce il sindaco. «Giulia è una ragazza straordinaria, è stato bellissimo incontrarla insieme ai suoi genitori», scrive De Luca su Facebook.

Dopo essersi diplomata, Giulia intendeva a tutti i costi conseguire la laurea. Un percorso non facile, iniziato dieci anni fa con l'iscrizione allo Sportello orientamento disabili ma fondamentali sono stati anche il sostegno della famiglia e la determinazione della stessa ragazza. Poi la scelta di iniziare un corso di laurea triennale sugli studi europei, e gli esami superati trascorrendo lunghe giornate sui libri, con l'incoraggiamento costante dei docenti, dei compagni di università e dei genitori che non hanno mai smesso di credere nel suo sogno.

«Sono emozionato. Per Giulia è stato un bellissimo traguardo che ha raggiunto grazie alla sua determinazione» spiega Achille Sauro, il papà di Giulia. Un percorso di studi universitario, quello compiuto da Giulia, che la sua famiglia «ha seguito con attenzione» ma che - precisa il papà - è stato possibile «anche grazie alla grande disponibilità dell'ateneo» e all'apposito sportello per gli studenti che hanno una diversa abilità. Lo sportello, come riferisce il delegato Giuseppe D'Alessandro, docente di Storia della filosofia, ha lavorato per dare una risposta a circa 120 studenti con una diversa abilità. Ora Giulia sta leggendo con attenzione le notizie sulla rete che riguardano il conseguimento del titolo accademico. «La nostra speranza è quella che possa trovare un'occupazione - conclude il padre - non per una questione economica ma per dare un senso all'impegno che Giulia ha profuso in questi anni».
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