Napoli, il Tar ferma la bonifica dell'ex
campo Rom per il ricorso del proprietario

Napoli, il Tar ferma la bonifica dell'ex campo Rom per il ricorso del proprietario
di Alessandro Bottone
Venerdì 28 Maggio 2021, 13:58
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Resta il degrado nell'ex campo rom di via Virginia Woolf a Ponticelli, quartiere nella periferia orientale di Napoli. Rifiuti di ogni genere sono ancora abbandonati sul suolo privato posto sotto sequestro dopo lo sgombero della comunità nomade avvenuto negli anni scorsi. E passerà ancora altro tempo prima che sia liberato dalla “monnezza” visto il ricorso presentato dalla società proprietaria rispetto a una ordinanza dell'amministrazione comunale.

Una vicenda nata nel 2016. Dopo un incendio la polizia municipale individua, a ridosso delle baracche del campo rom, «un'area adibita a discarica» di circa 15mila metri quadrati rispetto ai 150mila totali dell'intera proprietà. Passano diversi anni, si arriva nella primavera del 2020: il Comune di Napoli interviene con l'Asia Napoli per rimuovere soltanto le baracche demolite in passato e ordina alla srl, con una specifica ordinanza, di mettere in sicurezza l'area, di rimuovere e smaltire i rifiuti abbandonati sul terreno, di provvedere all'analisi e caratterizzazione ambientale dell'intero sito e all'eventuale bonifica «se necessaria».

Il proprietario, a gennaio scorso, ha proposto ricorso al Tribunale amministrativo campano il quale ha evidenziato che l'ordinanza del Comune «non contiene alcuna idonea motivazione in ordine ai profili del dolo e della colpa poiché [...] non ha offerto alcun riscontro volto a dimostrare che l’abbandono dei rifiuti rinvenuti sul fondo sia stato successivo al momento in cui quest’ultimo è ritornato nella disponibilità della ricorrente», ovvero del proprietario, e «si è limitata ad inferire la sua responsabilità dall’asserita carente recinzione di una parte dell’area». I giudici hanno anche specificato che «prima di ordinare la rimozione dei rifiuti abbandonati ed il ripristino dello stato dei luoghi, il Comune deve accertare l’elemento soggettivo (dolo o colpa) in capo al proprietario non responsabile dello sversamento». Dunque, il T.A.R. ha sospeso l'ordinanza sindacale di fine 2020 e tratterà nel merito la questione nell'udienza del prossimo 26 ottobre.

Per effetto, il Comune di Napoli, proprio in queste ore, ha annullato l'atto in autotutela dopo il parere dell'avvocatura comunale che sottolinea la necessità di «più stringenti accertamenti istruttori volti all’identificazione del soggetto responsabile».

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In questo enorme spazio del quartiere Ponticelli - siamo al limite col Comune di Cercola - era previsto il piano particolareggiato d'iniziativa privata “Parco del Sebeto” per la realizzazione di un parco pubblico, di parcheggi e di un centro commerciale per la grande distribuzione. Al momento non si sa tale progetto di recupero e riqualificazione dell'area sarà portato avanti. É certo, invece, che passeranno altri mesi visto il ricorso pendente.

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