Napoli, tensione a piazza Bellini tra polizia e centri sociali: scattano tre arresti

Napoli, tensione a piazza Bellini tra polizia e centri sociali: scattano tre arresti
Lunedì 15 Giugno 2020, 11:55 - Ultimo agg. 17:47
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Sono stati arrestati per minaccia, lesioni, resistenza e danneggiamento aggravato i tre uomini fermati ieri sera a piazza Bellini nel corso di un controllo di polizia, fatto che ha generato momenti di tensione tra gli agenti della Polizia di Stato e numerosi avventori presenti nella piazza, uno dei luoghi più frequentati del centro storico di Napoli. I tre, Pietro Spaccaforno di 39 anni, Fabiano Langella di 27 anni e Diego Marmora di 40 anni, sono stati anche denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. Secondo la ricostruzione fornita dalla Questura, l'equipaggio dell'Ufficio prevenzione generale, durante il servizio di controllo del territorio nelle zone della «movida», transitando in piazza Bellini «è stato bersaglio di parole ingiuriose pronunciate da una persona che le ha ripetute al successivo passaggio della volante». Gli agenti, prosegue la nota, «hanno così deciso di identificare l'uomo che si è rifiutato di dichiarare le proprie generalità e ha continuato ad offendere gli operatori e ad urlare per attirare l'attenzione delle altre persone presenti».

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​L'uomo, Pietro Spaccaforno, attivista del centro sociale Insurgencia e dirigente dell'Afro Napoli United (squadra di calcio antirazzista che milita in Eccellenza Campania), è stato raggiunto da Langella e Marmora. Secondo quanto riferisce la Questura, Langella e Marmora hanno «proferito insulti all'indirizzo dei poliziotti» e «ne hanno ostacolato l'operato». In quei frangenti sono sopraggiunte altre pattuglie che, si legge nella nota, «dopo vani tentativi di riportare la calma, sono state insultate, accerchiate e minacciate anche da numerose persone presenti». La Questura fa sapere che «un funzionario di polizia e altri 11 operatori hanno riportato contusioni e traumi con prognosi da  3 a 17 giorni mentre 5 volanti sono state danneggiate».Il centro sociale Insurgencia, attraverso una nota, ha fornito una ricostruzione dei fatti diametralmente opposta, nella quale vengono smentiti «gli insulti, le minacce, l'accerchiamento e le aggressioni di cui parla il comunicato della Questura» e si spiega che «ad aver provocato la tensione, ad aver aggredito e generato la reazione della piazza composta da ragazzi comuni sono stati gli agenti con spintoni, violenze fisiche ed intimidazioni».
 


 

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